Porti e approdi di Sicilia
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Porto di Augusta sotto i riflettori

2 febbraio 2016 - In attesa che si decidano i nomi per la Governance che siederà ad amministrare il neo Sistema portuale della Sicilia Orientale, con sede ad Augusta, arrivano nello stesso giorno, in due distinti momenti, alcuni deputati nazionali del Partito Democratico e del M5S. Argomento delle visite il porto, l'area commerciale e l'arsenale militare. Due autorevoli interventi, entrambe utili ad attirare l'attenzione su tematiche d'attualità che interessano l'opinione pubblica e che potrebbero indurre i governanti a una maggiore attenzione riguardo ai reali bisogni e le critiche della comunità locale. Comunque due iniziative che si differenziano nella maniera in cui sono poste all'attenzione dell'opinione pubblica.
Lunedì mattina un "blitz" di deputati del M5S "annunciato" solo alle redazioni della carta stampata e alla rai, forse con l'intento di non avere tra i piedi i "fastidiosi" cronisti locali. Motivo della visita era l'ispezione di quella tendopoli che doveva essere una risposta all'emergenza, che invece si è tramutata in una sorta di hot-spot volante sugli spiazzi dell'area commerciale. Presente da anni, tra mugugni e proteste di operatori portuali e diverse associazioni e movimenti cittadini. E' anche vero che l'emergenza momentanea di solito tende a occupare spazio lasciato libero, perché diciamolo con chiarezza, l'area commerciale non è che sia stata sfruttata al meglio per i traffici portuali in questi ultimi decenni.
L'ispezione segue di qualche giorno un'interrogazione alla Camera del M5S nazionale che, dopo sei mesi dall'insediamento della giunta grillina, finalmente, ha scoperto Augusta con questa iniziativa parlamentare che potrebbe aiutare a far capire ciò che altri da anni gridano e denunciano, come il deputato regionale Enzo Vinciullo che nei mesi scorsi ha persino presentato un esposto in procura contro l'adozione di quell'area, all'interno del porto, per la realizzazione di un hot-spot. Un esposto che finalmente ha ottenuto lo sperato interesse della Procura che in questi giorni ha annunciato l'apertura di un fascicolo, contro ignoti, sulla vicenda perchè "vuole vederci chiaro".
Cosa speravano di trovare in quella tendopoli i deputati venuti da Roma? Sporcizia, puzza, un posto di infinita tristezza. Marchio indelebile di come sono accolti i migranti sbarcati in Italia. Naturalmente la visita si è conclusa con l'immancabile foto ricordo della comitiva con lo sfondo della tendopoli.
Di un altro contesto l'incontro del deputato siracusano Pippo Zappulla che, quasi nello stesso momento, ha voluto incontrare la stampa locale in Piazza Duomo, per poi proseguire verso l'arsenale militare di Augusta dove ha incontrato la direzione e gli operai. Zappulla ha voluto "rilanciare la vertenza Augusta" perché "bisogna tenere alta la guardia per evitare che, dopo l'assegnazione della sede del Sistema portuale Sicilia Orientale, la Governance vada altrove". Sull'argomento hot-spot ha sostenuto il deputato PD "siamo intervenuti in un periodo non sospetto, dicendo al ministro del governo Renzi che sarebbe stata una sciocchezza, dimostrando come territorio che siamo molto ospitali verso i migranti. Però non è immaginabile una simile struttura all'interno dell'area commerciale".
Sulla vicenda arsenale militare il deputato, che era accompagnato dal rappresentante RSU Cgil Sebastiano Trigilio e dal segretario cittadino Giancarlo Triberio, ha voluto incontrare il direttore di Marinarsen contrammiraglio Fabio Antonio Giulietti Virgulti e una rappresentanza di lavoratori. "Riteniamo - ha affermato a margine dell'incontro - che la situazione dello stabilimento militare megarese sia incomprensibile. Perché Augusta è sempre stato un punto d'eccellenza e di riferimento nel panorama militare del Mediterraneo. Dopo uno stanziamento di oltre 50 milioni di euro per adeguare e rimodernare officine e attrezzature, errate decisioni di spostare l'asse d'attenzione su Messina rischiano di vanificare lo sforzo messo in campo. Le maestranze di Marinarsen Augusta, circa 250 operai, oggi rivendicano il lavoro e quel ruolo centrale che l'arsenale megarese ha sempre dimostrato di meritare". Sorge spontanea una domanda :chi vuole un ridimensionamento dell'arsenale di Augusta? Quale sortilegio o diabolico meccanismo è stato messo in atto per portare al declassamento di un arsenale che è sempre stato motivo di vanto per la città? Gianni D'Anna - 2016 © www.harbours.net


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