Augusta-Migranti : in arrivo 333, arrestati tre presunti scafisti
16 luglio 2015 - In Sicilia continuano incessanti gli sbarchi. In un paio di giorni migliaia di disperati sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia. Ieri mattina ad Augusta sono arrivati in 333, tra cui 52 donne, una cinquantina di minori 39 con famiglia e 10 non accompagnati. Tutti viaggiavano su un peschereccio partito dalla costa egiziana, un punto imprecisato tra Alessandria e Rachid.
Il gruppo di migranti di diverse nazionalità africane, sono arrivati a bordo della nave Hermes Leader che li ha recuperati da due motovedette della Guardia Costiera mentre era in navigazione nel Canale di Sicilia, a 140 miglia dalla costa Sud-orientale dell'isola. Il Comando generale delle Capitanerie in coordinamento con Frontex ha deciso di chiedere l'assistenza della più vicina nave in transito.
Considerate le dimensioni del mercantile, lungo 200 metri, è rimasto all'ancora all'imboccatura della Rada megarese. I migranti sono stati trasbordati dalla Guardia Costiera è sbarcati sulla banchina dell'area commerciale. Ad attendere il solito dispositivo d'emergenza : forze dell'ordine, volontari, sanitari, personale del comune. Le operazioni d'identificazione e le indagini per scoprire eventuali scafisti sono a cura del Gruppo interforze per il contrasto all'immigrazione della Procura di Siracusa coordinato da Carlo Parini.
Nella serata le indagini del Gruppo interforze ha portato all'individuazione e al fermo di tre cittadini egiziani, ritenuti i presunti scafisti del "carico" di vite umane. Si tratta del 42enne Abdelmegid Ousama, del 21enne Hassan Alì e il 23enne Ahmed Mohamed. I tre sono stati rinchiusi nel carcere siracusano di Contrada Cavadonna a disposizione della Giustizia italiana. Dalle testimonianze dei migranti pare sia stato confermato che per salire a bordo del mezzo sono stati pagate somme che variano dai 1500 a i 2000 dollari, che moltiplicate per il numero dei "passeggeri" fa un totale di oltre 600 mila dollari.
La nave , adibita al trasporto di automobili, dopo aver sbarcato il "Carico umano" ha proseguito la sua rotta verso la destinazione programmata, poi l'assicurazione pagherà eventuali danni per la perdita di tempo causata dall'operazione. Alcune considerazioni sono d'obbligo. Si continua a operare come quando c'era "Mare Nostrum", stesso ingaggio, stesse modalità, adesso però il coordinamento è in mano a Frontex. Ma l'Europa è ancora molto, troppo, lontana dalla prima linea che è l'Italia del Sud, specialmente la Sicilia. L'Europa dei banchieri è troppo impegnata ad affondare la Grecia per potersi occupare di una così grave situazione, un esodo di massa che non accenna a diminuire di intensità.
In Italia si continua a fare quel che si può, anche se non esiste una giurisprudenza specifica per i trafficanti. Continua , senza sosta, il lavoro delle forze dell'ordine impegnate quotidianamente negli sbarchi. Si continua ad arrestare figure di secondo piano, vuoti a perdere dell'organizzazione, disperati messi ai timoni delle carrette del mare per poche migliaia di dollari, o per un "passaggio" gratis. Mentre i veri scafisti si stanno arricchendo alle spalle dei profughi, alimentano il mercato delle armi a favore delle organizzazioni terroristiche che hanno trasformato l'Africa in un inferno da cui fuggire. - 2015 © www.harbours.net