Porti e politica, incapacità e indifferenza. Sicilia all'anno zero
08 luglio 2014 - "C'é porto e porto, c'é politica e politica. L'immagine di Google Earth mostra, alla stessa scala, la città di Palermo (Panormos = tutta porto) e la Rada Megarese / Augusta. Se Palermo è tutta porto, allora Augusta cosa può essere? Ipersuperextraportissimissimo. Come minimo". - Lo afferma l'architetto Marcello Panzarella - "Quanti porti di Palermo potrebbe contenere quello di Augusta? E quanta superficie in prossimità del porto è disponibile a Palermo e Augusta, per la logistica commerciale? A Palermo zero, perché non c'è lo spazio libero. Augusta? Quasi zero. Ci potevano essere ettari ed ettari ed ettari ed ettari più uno per entrambe i porti. Ecco. Questa è la Sicilia, che sta annegando nel mare come un povero migrante, senza accorgersi che questo mare e quei porti potrebbero essere trasformati in oro.
La Sicilia è lambita da milioni di containers, trasportati dalle navi cargo provenienti dall'Oriente. Niente di ciò che portano può fermarsi qui, essere scaricato, movimentato, lavorato e assemblato, reimbarcato su navi minori per altre destinazioni. Nessun utile da questo genere di mercato globale. E nessuna materia prima può essere lavorata in Sicilia, perché non vi è scaricata, perché non si è mai pensato di puntare anche sulla manifattura. - conclude Panzarella - Nessun valore aggiunto dunque. Ecco, chiedete al primo "onorevole" che incontrate. Vediamo che cosa sa dirvi in merito".
Il commento dell'autorevole architetto palermitano e cristallino. Non bisogna essere dei super esperti di portualità per capire che la Sicilia è stata posizionata nel bel mezzo del Mediterraneo, sulle rotte più trafficate, dotata di una natura e un paesaggio unici, per non parlare dell'eredità storica monumentale. Tutto inutile, inesorabilmente sprecato. Eccesso di burocrazia, programmazione e progettazione deficitaria, incapacità della classe politica. Questi alcuni macroscopici motivi che hanno causato, negli ultimi decenni, una mancata rivalutazione dei porti siciliani di cui Augusta, con la sua immensa Rada, è un esempio negativo, nel complesso panorama Mediterraneo e internazionale. Una sconfitta che colpisce, in maniera diretta, tutta la comunità siciliana, in particolare della provincia aretusea, considerando che la rada Megarese dovrebbe avere un influsso benefico su gran parte delle attività commerciali della Sicilia Sud-Orientale.
L'avvento della Port Authority non ha migliorato funzionalità e importanza, anzi, secondo numerosi addetti ai lavori, il "carrozzone politico" non ha mutato in positivo il destino, movimentazione di merci, servizi e infrastrutture. Anzi la situazione burocratica è peggiorata, per un'operazione di imbarco/sbarco marittimi alla banchina commerciale, per esempio, bisogna chiedere tre permessi alla Capitaneria di porto, alla Polizia di frontiera e alla Port Authority, poi ottenuto il nulla osta il marittimo non è libero di scendere sulla banchina, ma deve prendere una motobarca per essere sbarcato alla vecchia darsena. Questo è un piccolo esempio di incomprensibile burocrazia che sta uccidendo questo porto.
Tutto rimane immutato nel tempo, anziché svilupparsi come dovrebbe, il porto regredisce inesorabilmente, trasformato in terminal per migranti trasferiti dal mare alla terra ferma da un'operazione del Governo che sta creando ulteriori problemi alle normali attività dell'area commerciale. Gli operatori portuali augustani che non brillano per compattezza, hanno tentato nel corso dei decenni di dotarsi di una convincente rappresentativa, una leadership con obiettivi unici che spinga sulla politica per risolvere i problemi. Pochi i risultati ottenuti, a destra e sinistra , tante chiacchiere e pochi fatti. Adesso Assoporto Augusta, sotto la guida di Davide Fazio, ci riprova, puntando su un partito che storicamente è anti medidionalista, la Lega del segretario Matteo Salvini che negli ultimi mesi è "sceso" alcune volte, con la scusa del "disastro" Mare Nostrum che per il leghista "è un'operazione da fermare immediatamente". Specialmente per porti come Augusta costretti a fare da terminal dei trasferimenti forzati mare-terra. Un'economia portuale sottosviluppata come quella dello scalo augustano non può resistere a lungo alle pressioni quotidiane dell'operazione umanitaria Mare Nostrum.
Così tra tanti ex ministri, deputati regionali e nazionali, che si sono succeduti negli ultimi decenni, forse troppo impegnati, gli operatori si sono ritrovati a dialogare con Salvini, tra i mugugni e le critiche di tanti "opinionisti nostrani dei social network". L'autorità Portuale megarese è commissariata da oltre sei mesi, questa mancata attenzione del ministero competente , nel dotare l'ente di una presidenza, la dice lunga sull'indifferenza ai noti problemi dello scalo e del comparto portuale. Ricordiamo , infatti, che sono attualmente commissariate nove autorità portuali su 24 esistenti. Mentre il preciso obiettivo di un Governo attento ai problemi del paese dovrebbe essere di garantire ai porti una guida salda in un momento complesso di transizione come è quello attuale. Gianni D'Anna -2014 © www.harbours.net
Marcello Panzarella è nato a Cefalù (Palermo) nel 1949. Si è laureato in architettura a Palermo nel 1973, relatore Vittorio Gregotti. Nel 1979, con Pasquale Culotta, ha fondato la rivista `In Architettura`, della quale è stato per anni vice-direttore. Tra il 1980 e il 1992 è stato ricercatore dell’area compositivo-progettuale a Palermo. Nel 1992 è diventato Professore associato a Palermo. Dal 1996 al 2002 Direttore Scientifico della Biblioteca del Dipartimento di Storia e Progetto nell`Architettura (Palermo) e dal 1999 responsabile per Palermo del Seminario itinerante di Progettazione Architettonica “Villard”, organizzato tra otto facoltà italiane di architettura, con la partecipazione di altre scuole europee e mediterranee. Nel 2005, è responsabile per Palermo del Master interuniversitario di 2° livello "Obiettivo Qualità" (rete Villard). Dal 2001 è professore ordinario in Composizione architettonica e urbana e, dal 2007, Presidente del Corso di Laurea Specialistica in Architettura - classe 4S, di Palermo.