SN1 UN'OCCHIO SCIENTIFICO IN FONDO AL MARE
Il porto di Augusta scelto dall'Istituto Nazionale di Geofisia e Vulcanologia come base logistica dell'operazione.

L'osservatorio sottomarino durante le operazioni di imbarco sul Pontone Mazzaro- Immagine gentile concessione dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Augusta 11/10/2002 - Nei scorsi giorni si sono conclusi i lavori per posizionare l'osservatorio sottomarino SN-1 (Submarine Network 1) nel tratto di mare tra Catania ed Brucoli. L'osservatorio è stato posizionato ad una profondità di 2105 metri mediante la gru del pontone Mazzarò della Gestione Pontoni Srl partito dal porto di Augusta che, grazie alle attrezzature e alle professionalità presenti, sarà nei prossimi mesi la base logistica a disposizione dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. "L'area scelta si trova - dice Paolo Favalli, responsabile del progetto - nei pressi della struttura sismogenetica responsabile del disastroso terremoto del 1693, il progetto è finanziato dal Gruppo Nazionale Difesa dai Terremoti e coordinato dall'INGV con la partenership costituita da università, istituti di ricerca italiani ed europei e dai gruppi industriali rappresentati dall'italiana Tecnomare-Eni e dalla francese Orca". L'osservatorio SN 1 è equipaggiato con un sismometro larga banda, un gravimetro, un idrofono e strumentazione oceanografica. Effettuerà il monitoraggio per i prossimi sei mesi contribuendo a migliorare le conoscenze sui fenomeni geofisici che interessano la Sicilia Orientale. "Questa operazione - continua Favalli - è particolarmente importante perché punto di partenza del primo nodo di una rete di monitoraggio più complessa, una gestione integrata terra-mare inserita in progetti a livello europeo. Grazie ad un accordo di programma tra INGV e l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare l'osservatorio SN 1 potrà beneficiare, nel prossimo futuro, del collegamento ad un cavo sottomarino a fibre ottiche per condurre alcuni esperimenti sulla rilevazione di neutrini di origine naturale". Attualmente l'osservatorio sottomarino è alimentato da batterie, in futuro riceverà energia tramite il cavo e potrà inviare a terra, in tempo reale, i dati acquisiti che attualmente saranno registrati , mensilmente sul luogo, per via sonora con un'apparecchiatura particolare. La messa in funzione dell'osservatorio rappresenta un contributo importante alle iniziative sorte nell'ambito del polo scientifico e tecnologico della Sicilia orientale, con sede a Catania, che recentemente ha acquisito sempre più prestigio. A tal proposito ricordiamo che oggi e domani, presso la sede Pst della città etnea, si terrà la conferenza nazionale "Lo sviluppo competitivo delle aree mediterranee: il ruolo dei Parchi Scientifici e Tecnologici". La manifestazione si svilupperà in due giornate e prevede la presenza di rappresentanti di Agenzie per l'Innovazione, Università , Imprese e Associazioni di Imprese Italiane e Straniere. Attraverso gli interventi programmati di rappresentanti del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, del Ministero degli Affari Regionali, di Confindustria, di Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani e di Paesi Mediterranei, saranno sviluppate le tematiche dell'innovazione e del trasferimento tecnologico e gli strumenti attuativi per lo sviluppo competitivo delle aree mediterranee. Il progetto dell'osservatorio sottomarino porterà benefici economici all'indotto del polo tecnologico catanese e alle aziende augustane che si occuperanno della logista e assistenza. Gianni D'Anna - Giornale di Sicilia 11/10/2002



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