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Porto : Il giallo dei fondi, aspettando la presidenza
27 ago 2016 - "I finanziamenti per il porto non possono essere in pericolo perchè gran parte già spesi o utilizzati per progetti già in corso". Lo afferma il deputato regionale Vincenzo Vinciullo di NCD che ha presentato tre interrogazioni. Un intervento diametralmente opposto a quanto affermato, a inizio agosto, dal deputato nazionale Pippo Zappulla del PD che ha presentato un'interrogazione che aveva come oggetto "la sospensione, se non addirittura revoca, dei finanziamenti già previsti per il Porto di Augusta". Due esponenti di partiti che siedono insieme nel Governo. Dove sta la verità?
Enzo Vinciullo sostiene che :"Dei 140 milioni di euro stanziati, tra pubblici e privati, la maggior parte sono già stati utilizzati o sono impegnati per lavori già appaltati. Solo 19 milioni potrebbero andare perduti. Per tale ragione Ho presentato tre interrogazioni per sapere il reale stato dei fatti. Credo sia necessario - continua Vinciullo - convocare un tavolo tecnico per valutare tutte le varie probabilità per impedire questo pericolo. Invito la Port Authority a fare pervenire urgentemente il progetto in bilico, per vedere se può essere inserito tra i fondi del Patto per il Sud".
Enzo Vinciullo ha poi annunciato che a settembre arriverà ad Augusta il sottosegretario Simona Vicari che in un convegno chiarirà tutta la vicenda dei fondi. Anche quest' autorevole intervento però non chiarisce e non punta il dito su due questioni fondamentali per il porto Megarese. La prima, forse la più evidente per gli addetti ai lavori, riguarda la perseveranza a continuare la realizzazione di progetti vecchi di trent'anni. L'idea antica di chi ha pensato di riempire una distesa di terreni, in fondo alla Rada Megarese, praticamente cementificando un'enorme area , in parte zona umida e paludosa, per fare un terminal container.
Non tenendo conto che quell'area sarebbe potuta essere più utile per il diporto a servizio di alcune unicità concentrate :zona umida, Parco del Mulinello e Parco dell'ex hangar per dirigibili, Forti Garcia e Vittoria. Con lo slogan "non si campa con la natura e con la storia" i più spregiudicati politici hanno sostenuto la cementificazione con la favola dei containers. In trent'anni però il traffico containers si è ridotto in maniera globale. I progetti vecchie e obsoleti si basano infatti su previsioni favolistiche "500 mila teu per il porto di Augusta", su questi fantasiosi numeri hanno progettato una distesa di cemento. Oggi la situazione è ben diversa, le ultime previsioni parlano di un traffico di 100 mila teu per tutta la Sicilia. Tra le certezze due enormi gru che montate in fretta e furia pare non abbiano passato il collaudo e rimarranno come un monumento all'incapacità umana. Però nessuno ne parla.
Progetti basati su previsioni errate , lavori che prevedono un milione di metri quadri di piazzali e uno scalo ferroviario commerciale su una linea Me-Sr che è sempre più un ramo secco da eliminare. Però nessuno parla delle autorizzazioni negate o in forse. La fantasia dei grandi strateghi continua a galoppare, non si ferma neanche davanti alla triste realtà. La seconda questione , ancora più evidente, riguarda l'ente portuale, nato con un bluff della politica, con numeri gonfiati, una sorta di anomalia che continua a rimanere un parcheggio per politici e tecnici , spesso bocciati alle elezioni o portatori d'interessi privati. La port authority Megarese rimane il più grande rebus della storia della Sicilia, oltre che la più commissariata. A partire dalla vecchia sede di Via Millo a quella attuale gli uffici hanno visto più commissari che presidenti legittimi.
Una cosa è certa l'ente portuale megarese continua a essere commissariato, quindi monco di una guida autorevole che possa definire programmazione e sviluppo futuri. Oltre un anno fa il ministro Delrio, in visita ad Augusta,(vedi video in basso) a una domanda di Augustaonline, aveva affermato che "nel giro di qualche mese sarebbe stata nominata la Governance". Stiamo ancora aspettando. Forse il calendario utilizzato del Governo sarà quello marziano. - Gianni D'Anna © www.harbours.net
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