Vinciullo: Arpa e ex Provincia rassicurano su polverino Ilva
5 maggio 2015 - "Sia l'ARPA quanto gli Uffici dell'ex Provincia regionale di Siracusa tranquillizzano sulle analisi cui hanno sottoposto il materiale proveniente dall'ILVA di Taranto che, scaricato nel Porto di Augusta, è stato trasportato in una discarica di Villasmundo". Lo riferisce il deputato regionale Vincenzo Vinciullo, Vice Presidente Vicario della commissione Bilancio e Programmazione all'ARS.
Pare si sgonfi la vicenda legata all'operazione di discarica della nave Rita Br che per settimana ha causato una tempesta di polemiche e interventi innescata da alcuni titoli di un quotidiano locale che segnalava la "nave dei veleni" alle banchine dell'area commerciale del porto di Augusta. www.Harbours.net ,a seguito di una verifica in materia di trasporto sostanze pericolosa, sin dal primo giorno, ha pubblicato la norma vigente "il Decreto ministeriale del 22 luglio 1991" che reca le direttive sulle Norme di sicurezza per il trasporto marittimo alla rinfusa emanato dal ministero dei Trasporti e della Navigazione e il successivo Decreto del 16 febbraio 2009, firmato dal comandante generale delle capitanerie Pollastrini, autorità marittima competente in materia di sicurezza della navigazione, che aggiorna l'appendice 1 con due nuove schede, una delle quali si riferisce a "polvere d'altoforno".
Come già pubblicato , secondo le tabelle, si trattava di un "rifiuto non pericoloso" classificato con il Codice CER n.100208.
Oggi la conferma arriva dalla voce dell'esponente di NCD alla regione che aveva sollecitato controlli. "Queste sono le risultanze a cui sono pervenuti gli Uffici, che assicurano anche che il prodotto sarebbe stato già piombato nella discarica. Oggi - continua Vinciullo - questi stessi dati dovrebbero essere confermati in quarta Commissione Ambiente all'Assemblea Regionale Siciliana, dove sono stati convocati attori e comprimari di questa telenovela. L'importante però - ha proseguito Vinciullo - che la prossima volta non si proceda in maniera così raffazzonata, coinvolgendo, invece, tutti i rappresentanti istituzionali del territorio e gli organi di controllo, in modo tale che non si debba continuare a sottoporre i cittadini di Augusta allo stress di notizie catastrofiche".
Spesso tali notizie sono figlie della fretta , delle mancate verifiche, soprattutto della mancanza di conoscenza delle vigenti norme in materia di trasporti marittimi. Certo fa più sensazione un titolo "nave dei veleni" che la notizia di una normale operazione commerciale, com'era da considerare la discarica, già autorizzata dalle Capitanerie di Taranto e Augusta, con i controlli in banchina dell'Arpa. Il sensazionalismo vince sempre su tutto. Altra cosa sono state le legittime preoccupazioni di Legambiente sulle modalità di prevenzione durante l'operazione di discarica. Altra cosa sono le considerazioni sull'utilizzo di una discarica, regolarmente autorizzata, per lo smaltimento di materiali provenienti da fuori regione come fa rilevare oggi Vinciullo:
"Una cosa però deve essere certa per tutti: la provincia di Siracusa non può diventare una discarica a cielo aperto, né si può pensare che da altre parti dell'isola o del territorio nazionale si decida sulla sorte del nostro territorio. I progetti e le proposte devono essere condivise, - afferma Vinciullo - mai imposte e le autorizzazioni non possono darle soggetti che non siano appartenenti alla nostra terra, altrimenti, come in questo caso, saremo costretti a fare le barricate e a rivendicare il rispetto di un'identità territoriale che non può continuare a essere violentata e violata da chi pensa di poter scaricare sulla nostra terra i propri problemi e le proprie porcherie. Sappiano tutti - ha concluso il deputato regionale - che ormai abbiamo una sensibilità e una conoscenza dei nostri diritti e che non siamo disposti a farceli espropriare da alcuno né tantomeno a subire in silenzio". - 2015 © www.harbours.net