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Naufragio Mustafà Kan - "Ottimo lavoro di squadra" per ministro Galletti

30 settembre 2016 - La nave Mustafà Kan, naufragata venerdì scorso a largo della costa siracusana, è attualmente, a oltre 20 miglia, a traverso di Agnone Bagni, agganciata da due rimorchiatori : Pantanassa (500 tonn stazza lorda, lungo 40 metri largo 11, bandiera Greca) e il Med Fos (640 tonnellate stazza lorda, lungo 42 metri largo 11, bandiera Greca). "Il relitto - riferisce una nota del ministero Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare - viaggia in direzione Sud-Est al di fuori delle acque territoriali italiane. “E’ stato così scongiurato, con un ottimo lavoro di squadra delle nostre strutture, coadiuvate dal Reparto Ambientale Marino, del Comando Generale delle Capitanerie di Porto – spiega il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti (immagine a destra) - il rischio che la motonave alla deriva potesse avvicinarsi alle coste italiane e in particolare alle vicine aree marine protette del Plemmirio e delle Isole Ciclopi”.
La Mustafà Kan, battente bandiera panamense, come aveva anticipato in mattinata www.Harbours.net, sta viaggiando verso il largo. Lo conferma arriva dalla nota ministeriale "è trainata da un rimorchiatore noleggiato dall’assicuratore e naviga a una velocità estremamente ridotta. E' vigilata dalle unità navali della Capitaneria di Porto di Catania e dai mezzi della flotta nazionale anti-inquinamento, che fin dalle prime ore successive al sinistro il Ministero dell’Ambiente ha fatto convergere sul posto per fronteggiare ogni potenziale rischio di inquinamento. Dalle attività di monitoraggio delle acque fin qui svolte non risultano fuoriuscite di prodotti inquinanti, ma continue verifiche - conclude la nota - saranno effettuate attraverso il sorvolo, da parte dei mezzi aerei della Guardia Costiera della Base di Catania, delle aree interessate dal tragitto della motonave nonché dalle ricognizioni satellitari già attivate". Al momento non si sa nulla della destinazione finale del relitto. La decisione spetta alle assicurazioni che hanno preso possesso. Sul naufragio è stata aperta un'indagine conoscitiva per cercare di ricostruire tutte le fasi. Probabilmente le cause del repentino naufragio sono racchiuse all'interno dello scafo che attualmente è irraggiungibile. - © www.harbours.net




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