Porti Siciliani : la crociata di Crocetta
4 febbraio 2016 -"Questo decreto sull'accorpamento dei porti è tutto da rifare e lo impugnerò perchè è un pasticcio". Parola di Rosario Crocetta il Governatore della Regione Sicilia che lancia in resta promuove la sua personale crociata contro il decreto DelRio sulla riforma della portualità italiana. La crociata di Crocetta. Il culmine del Governatore siciliano. L'improbabile e inopportuna difesa delle città metropolitane Catania e Messina che , secondo il governatore sarebbero "state umiliate". Crocetta ha anche affermato che per andare a discutere a Roma non vuole essere lasciato solo. Chi ha interesse a sconvolgere una riforma che ,tutto sommato, rimette a posto e riequilibria la piattaforma portuale siciliana?. Veramente il sindaco Bianco , pur di avere una sede a Catania, affiancherà Crocetta che sembra arrivato nel viale del tramonto del suo mandato? E' la goccia che farà traboccare il vaso e porterà alla fine della legislatura siciliana? Si apre il dibattito tra le forze politiche.
"Il presidente Crocetta sconosce totalmente la normativa comunitaria e statale sull'argomento; il Governo nazionale, così come prima la Camera dei deputati e il Senato della Repubblica, ha operato correttamente, interpretando in maniera assolutamente oggettiva il regolamento comunitario sull'argomento". Questo il commento a caldo del deputato regionale NCD Vincenzo Vinciullo che aggiunge :"Augusta è e rimane sede dell'Autorità portuale, a meno che non si vogliano violare i regolamenti e le leggi vigenti". Vinciullo conclude "Una cosa è certa se il Presidente della Regione pensa di danneggiare la città di Augusta, sappia che ci sarà un'opposizione decisa e senza limiti a questo suo proposito; pertanto un invito che gli faccio è quello di documentarsi sull'argomento ".
Nella tarda mattinata anche l'esponente del Partito Democratico Sofia Amoddio interviene sull'iniziativa del presidente della regione "L'Autorità portuale di Augusta non si tocca - afferma il deputato nazionale - Il Presidente Crocetta non ha tutti gli strumenti di conoscenza sulla questione delle autorità portuali o non ha seguito la vicenda attentamente. Le normative europee parlano chiaramente e non andrebbero interpretate alla meno peggio. Il Ministero - prosegue Amoddio - ha scelto come sede dell'autorità di sistema Augusta perché porto Core, come individuato dalle linee guida della Comunità Europea."Le caratteristiche dello scalo megarese non sono paragonabili a nessun altro porto della Sicilia e ne fanno uno scalo d'importanza internazionale. È evidente - conclude Amoddio - che gli investimenti mirati allo sviluppo della nostra regione non possono e non devono essere concentrati solamente sulle città metropolitane".
Da Augusta la presidente del consiglio comunale Lucia Fichera replica :"Augusta è l'unica Governance possibile nella Sicilia Orientale. La campagna elettorale è davvero vicina se il Presidente Crocetta, improvvisamente, si accorge della nuova riorganizzazione dei porti italiani. Non me ne voglia il presidente ma tutto ciò ha del surreale. Augusta è uno dei porti Core riconosciuti dalla Comunità Europea, avere ottenuto il riconoscimento, anche da parte del Governo centrale, perché è considerato uno scippo ai danni di Catania e Messina? Nessuno scippo, ma soltanto una conferma, già consolidata. Anche il Consiglio Comunale di Augusta , - continua Lucia Fichera - attraverso una mozione votata in modo unitario, ha chiesto inequivocabilmente che Augusta sia finalmente protagonista e volano di un nuovo sviluppo economico. Sarebbe opportuno che il presidente Crocetta non crei allarmismi o inutili campanilismi, decisamente fuori luogo. Ammetta che tutto ciò è una mera opportunità elettorale e non è un caso che le due città oggetto di così tanto accorata passione - conclude la presidente del consiglio comunale - rappresentino un appetibile bacino di voti. Presidente non chiami alle armi i siciliani per questa sua improponibile battaglia, pensi alle esigenze reali della Sicilia, colga l'opportunità dell'evento se ne è capace, diversamente si dimetta e liberi la Sicilia".
C'era nell'aria una strana e incomprensibile calma, quell'atmosfera che spesso anticipa gli uragani e le tempeste. La riforma portuale , con tutti gli enormi interessi milionari che girano attorno alle attività portuali, era prevedibile che sarebbe stata mal digerita dalle potenti lobby. E così è stato. La calma apparente è stata spezzata da un'intervista e dalle esternazioni del governatore sul quotidiano che, guarda caso, si stampa alle falde dell'Etna, la città che secondo Crocetta è stata umiliata più di tutte. Evidentemente a Catania qualcuno non ha digerito la riforma e si intestardisce a creare "ammuina", sperando che tra caos e confusione si possa tirare la volata sulle nomine delle Governance che dovranno completare la riforma. Fanno la voce grossa e mostrano i muscoli le città metropolitane , mandano in avanscoperta Crocetta , forse per ottenere più poltrone nelle future sale dei bottoni.
Si apre un fronte di scontro, ma non si comprende bene quali sono , al momento, gli equilibri interni alle coalizioni che mantengono in vita il governo regionale che, secondo tanti addetti ai lavori, sarebbe arrivato all'ultimo giro d'orologio. Chi staccherà la spina dopo quest'ultima entrata a gamba tesa del governatore? Chi suggerisce al Governatore di ricordare "il malessere dell'assessore Pistorio, catanese", oppure "qualcuno mi ha detto che il più importante gruppo armatoriale di Messina è contrario a questo accorpamento" (con Gioia Tauro ndr). Crocetta ricorda che Messina ha una cassa in attivo e Gioia Tauro è in deficit "che fine faranno i 100 milioni di Messina se a dirigere sarà Gioa Tauro?". Presidente è lo stesso dubbio che avevano gli operatori portuali megaresi sulla fine dell'avanzo di oltre 100 milioni di Augusta, rispetto a una sede a Catania. La sortita del Governatore, offeso perché non invitato a Roma, ha aperto le danze, agitando le acque di una politica sempre più lontana dai veri bisogni dei territori locali. Mentre gli augustani attendono da anni "la prima convocazione della giunta regionale a palazzo di città" annunciata dal Governatore nella sua prima e ultima visita ad Augusta. Gianni D'Anna - 2016 © www.harbours.net