Ministro Delrio risponde a Fava sull'Autorità portuale di Augusta
15 aprile 2016 - Finalmente ,oltre un anno dalla presentazione dell'interrogazione a risposta immediata in assemblea, il ministro delle Infrastrutture e Trasporti ha risposto. Ricordiamo che il deputato di SI-SEL Claudio Fava lo scorso anno aveva chiesto al ministro di intervenire su alcuni rilievi circa la trasparenza dell'ente portuale megarese alla cui guida c'é Alberto Cozzo in qualità di commissario. Mercoledì l'interrogazione è stata discussa in assemblea :"Iniziative volte all'avvio di un'ispezione sulla gestione dell'autorità portuale di Augusta, con particolare riferimento all'adozione di atti non rientranti nell'ordinaria amministrazione"( n.3-02183). "Ringrazio il Ministro anche per essere qui a rispondere a questa nostra interrogazione, che ne ricalca una che abbiamo presentato un anno fa - ha affermato Fava nel suo intervento.
Il deputato ha ricordato i punti salienti dell'interrogazione sottoscritta assieme ad altri 30 colleghi : "Un appalto senza gara per più di 700 mila euro; bilanci pubblicati con ampi margini di opacità, nessuna pubblicazione sul sito istituzionale dei compensi connessi alla carica (rimborsi spese e così via); un commissario che all'epoca era prorogato (due commissari si sono succeduti) perché non c'era più un presidente da diciotto mesi. Adesso siamo quasi a trenta mesi, e il commissariamento, come dice la legge n. 84 del 1994, è misura eccezionale e transitoria per il tempo strettamente occorrente a pervenire all'intesa sulla persona da nominare. Le si chiedeva di valutare l'opportunità di un'ispezione al porto di Augusta e naturalmente di provvedere con la nomina di un presidente; all'interrogazione non abbiamo ancora avuto risposta".
Quella del commissariamento della port authority di Augusta è una telenovela di cui ci siamo occupati spesso in questi ultimi anni. Purtroppo la politica scivola sempre nell'inopportuna attesa di far quadrare le convergenze tra alleati. Diciamolo chiaramente non importano le sorti di un porto , bensì è più importante giocare a rincorrersi fino a trovare il nome giusto che metta d'accordo tutti gli alleati, i soliti giochetti politici che permettono un vuoto istituzionale e manageriale di un importante scalo internazionale. In questi ultimi anni chi gestisce l'ente portuale ha più volte mostrato insofferenza verso "certa stampa" per domande troppo tecniche o per i continui richiami alla legge 84 del 1994 che non prevede commissariamenti così lunghi.
Che cosa ha risposto il ministro in aula? "La questione posta riguarda i lavori della delibera del 30 agosto 2013, quando era in carica il presidente Garozzo, quindi il presidente regolare, non il commissario. - esordisce il ministro - La competente Direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali ha fatto presente che l'autorità portuale di Augusta, allora, a seguito anche delle vostre segnalazioni, ha indetto una procedura negoziata, senza previa pubblicazione di un bando di gara, ai sensi dell'articolo 122 del codice degli appalti, invitando a partecipare alla gara stessa quindici imprese, cioè cinque in più di quelle necessarie, iscritte nell'elenco degli operatori.
Delle imprese invitate, sette hanno poi presentato offerte e la gara è stata aggiudicata . L'avviso di aggiudicazione è stato pubblicato sul sito istituzionale dell'ente. La citata Direzione generale ha anche comunicato che i lavori si sono svolti regolarmente, che sono stati collaudati nel settembre 2014 e che il collegio dei revisori dei conti, preposto al controllo sugli atti dell'autorità portuale di Augusta, non ha sollevato alcuna questione d'irregolarità. Quindi, in relazione a quell'appalto, pare che sia in osservanza. Invece, in relazione al tema che lei ha sollevato, onorevole, della trasparenza, - continua Delrio - l'autorità segnala che ha pubblicato sulla pagina istituzionale della Gazzetta Amministrativa online tutte le informazioni, o meglio le informazioni relative all'ente e i bilanci dello stesso. Le segnalo, però, che ritengo che tale metodo di trasparenza non sia completamente adeguato.
Per questo, all'interno del Ministero abbiamo chiesto di aprire sia un sito, Opencantieri, che la totale disponibilità all'accesso ai dati delle autorità portuali. Nonostante questo, devo segnalare che l'autorità portuale - nonostante si possa fare di più - ha avviato già alla fine del 2013, quindi già col presidente dell'autorità portuale in carica, un'operazione per il rispetto della legalità, adottando uno specifico protocollo nel marzo 2014 con la prefettura (piano anticorruzione e trasparenza); e poi, anche su nostro stimolo, il 25 gennaio scorso Anac e autorità portuale hanno sottoscritto un protocollo di azione per la vigilanza collaborativa.
Sulla base quindi delle informazioni riportate, stante l'assenza di specifiche segnalazioni da parte dei competenti organi di controllo, non è stata avviata alcuna indagine ispettiva. Per quanto riguarda le gestioni commissariali - avete segnalato giustamente che sono appunto in atto da tempo gestioni commissariali -, il 20 novembre 2013 era venuto a scadenza il periodo di prorogatio e non si addivenì allora a nessun accordo tra gli enti con l'iter segnalato; dopo il mio arrivo, nell'aprile 2015, abbiamo attivato il piano di riforma della governance delle autorità portuali e il piano generale di riforma della portualità e della logistica, che prevede una drastica modifica delle modalità di elezione, e in tutte le autorità portuali abbiamo cristallizzato la situazione.
Quindi, ai commissari straordinari sono riconosciuti i poteri e le attribuzioni del presidente indicati dalla legge n. 84 del 1994, senza nessuna distinzione tra ordinarietà e straordinarietà dell'esercizio di tali poteri. Però, auspichiamo, visto che l'iter è ormai concluso e abbiamo finalmente trovato l'accordo con le regioni, di concludere in poche settimane, procedendo con la nuova elezione - finalmente - e dando stabilità a questo sistema, che - conclude DelRio - ha certamente bisogno di essere ordinato anche sotto gli aspetti che voi avete segnalato".
Nella sua replica Claudio Fava afferma "di conservare un dubbio sul fatto che per trenta mesi quest' autorità sia rimasta commissariata: trenta mesi è un tempo lungo, soprattutto per una figura che dovrebbe occuparsi soltanto dell'ordinaria amministrazione. Mi permetta anche di cogliere quest'occasione per dirle quanto sia considerato da noi spiacevole il fatto che per un anno le risposte che lei oggi ci sta cortesemente fornendo non siano state date a quell'interrogazione mentre il giorno dopo che quell'interrogazione era stata presentata al suo ufficio è stata immediatamente trasmessa da qualcuno nelle mani di un gruppo di signori, tra cui un bizzarro faccendiere, che l'hanno ampiamente letta e discussa, valutandone le contromisure, anche con affermazioni, che lei avrà letto nelle trascrizioni delle intercettazioni, abbastanza deliranti.
Considero tutto questo imbarazzante, - sostiene Fava - come considero preoccupante, mettendomi anche al posto suo, il fatto che, per sostenere la riconferma come commissario dell'avvocato Cozzo, si sia mossa una lobby così ampia, generosa, trasversale. È cosa che ci preoccupa, perché parliamo del primo porto industriale d'Italia, perché parliamo di un porto in cui transitano 33 milioni di tonnellate di greggio ogni anno, perché parliamo di un porto in cui sono previsti lavori per 150 milioni di euro per l'ampliamento e perché parliamo di una necessità di trasparenza.
Delle manovre che si sono intrecciate - coclude Claudio Fava - presumiamo alle sue spalle, ma che manovre sono state - e di cui abbiamo avuto notizia soltanto un anno dopo, attraverso la trascrizione di queste intercettazioni, restiamo tutti piuttosto preoccupati". Rimane il forte dubbio di molti addetti ai lavori che sul porto di Augusta si sia voluto alzare un polverone per mettere le mani avanti in una prossima e delicata fase che dovrà decidere la futura governance. Perché è vero che dalle intercettazioni compare una certa attività di lobby, così com'è altrettanto vero che nessuno parla delle probabili attività delle lobbies della politica che sono altrettanto preoccupanti delle prime. Ci auguriamo che non bisognerà attendere nuove elezioni regionali per una ricomposizione dello scacchiere politico per avere una legittima presidenza che possa ricondurre questo porto sui binari dell'efficienza e della massima trasparenza. La domanda che facciamo a Delrio è la stessa fatta, durante la sua visita ad Augusta, il 20 giugno 2016 :"Signor ministro che intenzione ha con l'annoso commissariamento della Port Authorithy di Augusta? La prima volta ci ha risposto frettolosamente che "con l'arrivo della riforma e quindi della governace in pochi mesi faremo tutto". Di mesi ne sono passati 10 e ci ritroviamo ancora lo stesso commissario. - 2016 © www.harbours.net