Allarme incendio nel porto di Augusta
15 dicembre 2014 - L'allarme è scattato questa mattina dopo le ore 10.30 al posto 18 del superpontile della Erg. Si sono concluse dopo due ore le operazioni che fanno parte del complesso meccanismo di sicurezza all'interno della Rada Megarese. Si trattava di una simulazione denominta Pollex 2014 che è servita per testare le procedure in caso di incidente, come in questo caso : incendio a bordo, allarme ordigno esplosivo, evacuazione ferito e circoscrizione dell'inquinamento marino causato dall'incidente. Hanno partecipato tutti gli operatori portuali cooordinati dalla sala controllo della Capitaneria di Porto e dai mezzi nautici della Guardia Costiera.
"L'esercitazione è utile per una pronta e professionale riposta operativa in occasione di eventi incidentali e i conseguenti sversamenti in mare di idrocarburi o altre sostanze nocive". Lo spiega il comandante del Porto Raffaele Macauda che ha seguito e coordinato le operazioni a bordo della motovedetta CP 879. la prontezza e la precisione degli interventi - secondo la Capitaneria di porto "richiedono, soprattutto nel porto di Augusta,dove la quasi totalità dei traffici commerciali è di natura petrolchimica, un costante addestramento di tutti i soggetti coinvolti a fornire un contributo nelle operazioni di contrasto degli inquinamenti e bonifica delle aree marine, al fine di perseguire, nella maniera più efficace possibile, il prioritario obiettivo della tutela dell'ecosistema".
Lo scenario "principale" dell'esercitazione doveva testare la risposta al contrasto di un inquinamento causato dalla fuoriuscita in mare di idrocarburi, a seguito della rottura di una conduttura del Superpontile della raffineria ISAB per l'urto di una petroliera in fase di disormeggio. Durante le varie fasi sono stati testati anche altri "scenari" : l'incendio a bordo dell'unità mercantile all'ormeggio; l'evacuazione medica di un marittimo infortunato a bordo; l'innalzamento del livello di security, legato alla sospetta presenza di un ordigno esplosivo.L'allarme incendio a bordo da parte del comandante della motocisterna FT ODIN di bandiera italiana ha fatto scattare le operazioni di spegnimento grazie agli impianti antincendio fissi del pontile e da mare con l'intervento dei Vigili del Fuoco e di due rimorchiatori della società di rimorchio del porto.
Completate le operazioni di estinzione dell'incendio, il team ispettivo composto da personale specializzato della Capitaneria di Porto di Augusta, dai Vigili del Fuoco, dal Pilota, dai rappresentanti degli enti tecnici RINa e Bureau Veritas e dal chimico del porto, ha rilevato la presenza nella zona dell'incendio di "cavi elettrici" che hanno lasciato ipotizzare l'esplosione di un piccolo ordigno. Tale scoperta ha fatto innalzare il livello di security a "livello 3", sia in ambito portuale che a bordo della nave ed all'interno della raffineria, prevedendo nel contempo, il disormeggio in "emergenza" della nave.
E' stato simulato anche un inquinamento di gasolio in prossimità del pontile. In via cautelativa, la nave è stata rimorchiata in una zona sicura del porto (distante dal centro abitato), individuata nel cosiddetto "luogo di rifugio" del porto di Augusta, mentre in prossimità del pontile, i mezzi delle ditte specializzate procedevano alla stesura delle panne galleggianti (per confinare l'inquinamento) ed alla bonifica degli specchi acquei inquinanti con i mezzi disinquinanti. L'esercitazione si è completata, nell'ultimo scenario con lo sbarco di un marittimo infortunato alla gamba, dal mercantile a bordo della motovedetta CP 879 della Guardia Costiera di Augusta, e successivo trasporto dal "luogo di rifugio" sino alla Nuova Darsena Servizi.
Sul luogo dell'esercitazione sono state impiegati, oltre agli equipaggi delle motovedette della Guardia Costiera di Augusta CP 879, CP 716 e GC A79, anche gli uomini del distaccamento portuale dei VV.FF. di Augusta, i mezzi dei servizi portuali ed il personale in servizio presso il Superpontile ISAB, i cui singoli interventi sono stati diretti e coordinati dalla sala operativa della Capitaneria di Porto di Augusta. "La nota professionalità di tutti gli attori intervenuti all'esercitazione - afferma una nota della Capitaneria - ha consentito ancora una volta di acquisire utili elementi che consentiranno il miglioramento delle procedure da attuare in caso di emergenza portuale". - 2014 © www.harbours.net