Porto di Augusta - Augusta's port news
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Augusta: chiamata di soccorso per la Guardia Costiera

13 maggio 2013 - Intorno alle 19.30 di ieri, la sala operativa della Capitaneria di Porto di Augusta ha ricevuto, tramite il numero blu gratuito 1530, una segnalazione di emergenza da parte di un diportista che in località Capo Santa Croce aveva perso, da circa mezz'ora, le tracce del nipote che si era gettato in mare dalla sua unità per una battuta di pesca subacquea in apnea. Sono scattate immediatamente le operazioni di ricerca e soccorso, coordinate dalla salaoperativa e condotte tramite la motovedetta CP 879 S.A.R. (search and rescue) ed una pattuglia con a bordo una squadra di militari della Capitaneria di Porto di Augusta. Durante le operazioni di ricerca, il sub C.I.,24 anni, originario di Carlentini, aveva guadagnato la riva e da un'abitazione in località Vetrano aveva telefonato allo zio per rassicurarlo sulle sue condizioni di salute. La pattuglia della Guardia Costiera ha raggiunto il subacqueo che è apparso in buone condizioni fisiche, per essere successivamente accompagnato presso un circolo nautico di Brucoli, dove ad attenderlo c'era lo zio, al quale ha spiegato di aver perso l'orientamento, non riuscendo ad individuare più l'imbarcazione di appoggio.

L'occasione è utile per rammentare a chi si vuole cimentarsi nella pesca subacquea con l'ausilio di autorespiratori o in apnea:

1) Prepararsi iscrivendosi ad un corso che preveda lezioni teoriche ed uscite.
2) Mantenersi in buona forma: sottoporsi a visita medica periodica e tenere sotto controllo il peso.
3) Verificare l'efficienza dell'attrezzatura: se si prende a noleggio, controllarne le funzionalità.
4) Segnalare la propria presenza con una boa (peraltro obbligatoria).
5) Effettuare immersioni in compagnia, ancora meglio se accompagnati da un professionista.
6) Prima di tuffarsi consultare il meteo marino, che segnala anche le forti correnti.
7) Fare molta attenzione al panico: nelle situazioni critiche non si può riemergere velocemente, ma vanno rispettate le tappe di decompressione.
8) Se si volessero visitare grotte o relitti, farsi sempre accompagnare da un esperto; si dovrà usare il "filo di Arianna", corda per non perdere l'orientamento.
9) Evitare gli sforzi quando si esce dall'acqua: nelle ore successive è consigliabile non prendere aerei né recarsi in montagna, per evitare sbalzi di pressione.
10) In caso di emergenza, chiamare la Guardia Costiera al numero gratuito 1530. - 2013 © www.harbours.net




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