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24 ottobre 2008 - "Pur essendo militante attivo di Forza Italia condanno con decisione la gestione di questa vicenda la cui regia è stata di esponenti del Centro-destra. Mi vergogno di appartenere a questa parte politica che ora ha il dovere di attivarsi per far chiarezza sulla questione. Per dimostrare ancora una volta il mio rispetto delle regole, prendo le dovute distanze e mi associo a quanto detto dal sindaco Carrubba." Duro il giudizio di Francesco La Ferla, esponente di FI, ex regente della segreteria cittadina, candidato alla provincia, professionista conosciuto in città per il suo forte carattere e per le sue esternazioni sempre mirate. La vicenda delle assunzioni alla port authority nelle ultime settimane ha creato parecchi malumori in città, da ogni parte, negli ambienti politici, ma soprattutto, tra le migliaia di persone, giovani, disoccupati, professionisti che avevano fatto un pensierino sulla opportunità di partecipare alle selezioni nell'ente. "Sento il dovere come politico e cittadino di prendere le dovute distanze da un modo di far politica che non mi appartiene. - afferma La Ferla - Quando sono venuto a conoscenza, come la stragrande maggioranza dei cittadini, che la Port Authority di Augusta nel periodo in cui ricopriva la carica di presidente Spanò aveva affidato ad una società esterna l'incarico per il bando di assunzione di personale, mi sono fortemente indignato. La collettività Augustana, ha avuto la sensazione che "l'operazione" fosse stata gestita con poca trasparenza e con il fine di agevolare qualcuno a danno di altri. Oggi la questione è sotto il gli occhi di tutti è si attende che le autorità competenti diano una risposta, se non fosse altro, per rendere giustizia alle tante persone a cui non è stata data la possibilità di partecipare alla selezione. Tutti vorremmo capire come è accaduto che nonostante le proclamate regolarità del concorso, solo pochi intimi siano venuti a conoscenza". La questione della pianta organica dell'ente portuale è vecchia quanto l'ente stesso che ha sopravvissuto per anni con un manipolo di impiegati ingaggiati non si sa come, perchè e da chi. Oggi si sa che anche all'interno delle stanze di via Millo pare ci siano stati dei "movimenti" di categoria sospetti e per cui potrebbero esserci degli sviluppi, sul piano sindacale o forse anche giudiziario. Il tempo è galantuomo. Esiste comunque una indignazione che va oltre le appartenenze politiche, per un'operazione che , sebbene ammantata di legalità, ha lasciato parecchi dubbi nei modi in cui è stata condotta, come per esempio i tanti che avevano spedito i curricula in questi ultimi anni e a cui sono stati restituiti indietro avvisandoli che sarebbe stata una società esterna a fare le selezioni, "per essere trasparenti" dicevano. "Il sindaco Carrubba - spiega l'esponente del centro-destra - nella sua conferenza stampa chiede chiarezza e dice che le sue richieste di verità "non vogliono sembrare attività ispettiva e di controllo", io invece intendo indagare a fondo sulla questione e preannuncio che mi farò promotore, ove ne ricorressero gli estremi, di denunciare nelle opportune sedi quanto accaduto. La documentazione del concorso a detta di molti, se pur regolare nella forma, lascia molte incertezze: come mai non è stato affisso un bando pubblico a mezzo di manifesti? Perché una pubblicazione sui giornali di così grande interesse (La Sicilia e Repubblica ndr), che solo in pochi sono riusciti a leggere, e quasi nessuno è riuscito a comprendere visto che si parlava genericamente di un "ente" della provincia di Siracusa? Come si è potuto tenere allo scuro la città su questa importante iniziativa? Vergogna. Sembra incredibile, ma come è stato possibile che non si è saputo nulla? Forse in città tutti lavorano ed hanno i figli occupati? O forse solo alcuni sapevano attraverso canali diversi? Anche chi ha piazzato simile dirigenza non sapeva? Oppure sapeva? Oggi siamo a conoscenza anche dei nomi di coloro che sono stati assunti, pare si tratti di: ex candidati alle elezioni, amici militanti di candidati ed eletti, parenti di politici in genere. Come mai nessun appartenente alla "gente comune"? Questi sono gli interrogativi a cui bisogna trovare una risposta. Personalmente mi dispiace per coloro che avevano posto la loro speranza di occupazione nella port Authority Augustana , ma dopo l'umiliazione e la mortificazione che ho subito personalmente da parte dei vertici di Forza Italia nulla mi meraviglia. Desidero fare un appello a chi in questo momento ha potere decisionale - conclude La Ferla - che occorre immediatamente, nell'interesse della nostra economia, trovare presto il nuovo presidente della Port Authority, e che ad Augusta esistono figure sane e competenti che possono ricoprire questa carica. Non occorre andare a cercarle altrove ,con i metodi soliti della politica clientelare che ha partorito l' assurdo pasticcio di queste "strane" assunzioni". Gianni D'Anna
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