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25 sett - Sono iniziate le grandi manovre per il voto di primavera, si affilano le armi su argomenti che possano attirare grandi consensi. In occasione della festa dell'Unità che si sta tenendo in città il senatore Antonio Rotondo ha annunciato ,durante una conferenza stampa, un disegno di legge, di cui è firmatario, che ha come obiettivo la creazione di una macro area portuale che comprenda Catania, Augusta, Siracusa e Pozzallo. Una questione di cui si sente parlare da anni ma che ha sempre incontrato resistenze e chiusure tra le varie componenti ed enti, il campanilismo e le invidie hanno sempre avuto la meglio sulla ragione, sia che a proporlo sia stato il centro destra che il Centro sinistra.Già alcune settimane fa a Catania era stata indetta una riunione per discutere dell'eventualità di una integrazione tra le aree portuali di Augusta e della città etnea, interporti e sistema economico basati sulla collaborazione.Alla riunione ,erano presenti i presidenti delle due Autorità portuali, delle camere di commercio e dei rappresentanti degli imprenditori. Ieri alla conferenza stampa che si è tenuta presso piazza Castello ,oltre al senatore Rotondo, era presente Rino Piscitello che nel suo intervento ha affermato :"la proposta di legge è un modo avanzato per riprendere a parlare di portualità. Ad Augusta, per decenni, abbiamo sottovalutato il porto e la sua notevole potenzialità. In effetti il porto è stato utilizzato esclusivamente come area di servizio della zona industriale o per dare un "porto" alla vicina Catania visto che quello etneo non ha più gli spazi necessari ad uno sviluppo futuro". Il deputato nazionale ha ricordato gli albori dell'ente portuale megarese che ,per decenni, fu tenuto in una condizione di "porticciolo" per forti interessi lobbistici regionali e nazionali, un ruolo a lungo mortificato dalla prevaricazione di poteri forti esterni resi possibili da una mancanza di rappresentatività politica locale. "Abbiamo ottenuto l'autorità portuale - ha ricordato Piscitello - quasi con un atto di "prevaricazione" con un emendamento presentato nel 2000. Poi la scandalosa attesa per la nomina della presidenza. Allo stato attuale, dopo due anni dall'insediamento,non si sono viste le necessarie programmazioni sul porto, non ci sono quelle novità utili allo sviluppo". Discutendo di mancate occasioni di sviluppo del porto ci si dimentica spesso di ricordare le mancanze istituzionali e politiche di entrambi gli schieramenti su alcuni punti di fondamentale deficienza : l'area industriale siracusana e il porto megarese non sono servite adeguatamente da infrastrutture stradali e ferroviarie degne di questo nome, la mancanza di un'autostrda di collegamento tra Catania e Siracusa ha "castrato" in partenza le possibilità di sviluppo dell'inetera area, così come una linea ferroviaria obsoleta e a binario unico che non permette l'arrivo di merci in grande quantità, tutte questioni dibattute a lungo nell'ultimo mezzo secolo, ma su cui nessuna parte politica ha mai saputo dare una soluzione pratica,solo parole,fiumi di parole. Il senatore Antonio Rotondo ha ricordato quella che secondo lui è stata un'occasione mancata :"nel 2003 la stampa riportò di una richiesta del governo cinesa fatta durante una visita di Romano Prodi. Ai cinesi serviva un porto per l'enorme quantità di merci che ,da lì a poco, avrebbero dovuto trasportare verso i paesi europei. Il governo cinese era interessato ai porti di Taranto e Augusta. Non se ne fece nulla, allora - ricorda Rotondo - presentai una interpellanza parlamentare sulla vicenda. Augusta è un logico "casello" per le autostrade del mare ,il primo porto importante per tutte le navi che provengono dall'oriente attraverso il canale di Suez. Una posizione invidiabile con spazi enormi a disposizione, a differenza di altri porti italiani, per tale ragione non dobbiamo rifare l'errore di peccare di campanilismo, è fondamentale portare avanti un sistema d'area che comprenda catania, Augusta,Siracusa, Portopalo, ognuno con le proprie caratteristiche e competenze. Credo - ha concluso - che l'unico modo per far si che questa area portuale della Sicilia sud orientale diventi leader nel Mediterraneo è quello di fare squadra, questo disegno di legge getta le basi per tale evenienza". Il decreto legge Rotondo prevede lo stanziamento di risorse aggiuntive nell'arco di tre anni per 375 milioni di euro per i porti commerciali, 150 milioni di euro per quelli turistici e 60 milioni di euro per l'adeguamento strutturale e dragaggio dei porti a vocazione peschereccia. Certo che un disegno di legge che dia una scossa alla problematica potrebbe essere un nuovo inizio, sperando che ,chiunque vinca le prossime elezioni, sia disposto a portarlo avanti indipendentemente dalle appartenenze , solo per spirito di servizio a favore della comunità. Gianni D'Anna
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