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PORT AUTHORITY, FALSE ASPETTATIVE PER LA CITTA'
18 dicembre 2008 - Lo ha affermato il sindaco Massimo Carrubba durante un incontro con la stampa. "Ci sono in cassa 75 milioni di euro e mancano i progetti e la programmazione per spenderli. Si pensa a opere faraoniche e si dimenticano le cose del quotidiano. Occorre che il Centro-destra smetta di litigare e nomini al più presto una presidenza forte svincolata da logiche di parte". Il primo cittadino della città megarese punta il dito sulla programmazione suggerendo: "Non solo i soliti progetti faraonici che hanno bisogno di decenni per essere sviluppati e su cui l'ente è in notevole ritardo. Occorrono progetti a breve termine, rimettere in piedi servizi essenziali, mi giungono voci dal mondo portuale che a Punta Cugno mancano persino le piccole cose quotidiane come servizi igienici e acqua potabile. Con i grandi progetti di complessa realizzazione si rischia di dare false aspettative alla città. Per esempio, un intervento che potrebbe subito dare un segnale positivo di efficienza potrebbe essere, il ripristino della circolazione delle correnti naturali tramite il dragaggio e la pulizia del Rivellino". Il comune e la capitaneria parecchi mesi fa hanno, più volte, segnalato il problema delle alghe putrefatte nell'area dei ponti spagnoli. Non si riesce a comprendere come mai, nonostante l'avanzo milionario, l'ente non ha mai presentato un progetto e predisposto una gara per tali lavori. Poi il sindaco ha accennato ai canoni di concessione che "anche se è vero che sono stati aumentati per legge, in un momento così difficile di crisi economica, potevano essere lasciati invariati in maniera da agevolare le aziende e aumentare la competitività dello scalo". Sul versante della rappresentatività dell'ente, Carrubba ha accennato a recenti notizie di stampa che vorrebbero un accorpamento di Augusta-Pozzallo-Catania. "peccato che le riunioni - ha sottolineato il sindaco - si sono tenute lontano da Augusta, a Ragusa e Catania, senza la presenza autorevole di rappresentanti della Port authotiry, né del comune o di altri enti o soggetti del mondo portuale. E' vero che la sinergia tra porti della stessa area è importante, ma Augusta deve essere considerata capofila per l'importanza che gli compete. Invece in maniera bipartisan ho l'impressione che c'è uno sforzo comune per delegittimare Augusta a vantaggio di altri porti. La prova lampante - ha aggiunto Carrubba - è il lungo commissariamento, addirittura con due commissari che forse non si sono mai visti". Sul commissariamento, da qualche tempo e da più parti, è stata posta una "questione morale" sul comportamento ambiguo della politica su una vicenda così importante. Un lungo silenzio sulle terne proposte, rifatte, sempre in bilico, che la dice lunga sul clima di incertezza che getta pesanti ombre sulla vicenda. "Al di là dell'inutile tentativo di Bernardo - conclude Carrubba - di farsi accreditare per essere scelto come presidente, occorre dimostrare autorevolezza rappresentativa. L'autorità portuale non può essere centro di scambio e di beghe di coalizione, se non si procede al più presto alla nomina, appare evidente che i politici del colleggio, a tutti i livelli istituzionali, sono complici di questo stato di cose che porteranno inevitabilmente al disastro per il porto". Ma le critiche arrivate da Piazza D'Astorga non sono le uniche, l'affondo del primo cittadino è condiviso anche da autorevoli interventi bipartisan. "Non ho ancora ricevuto - afferma Paolo Amato di Forza Italia, delegato per la provincia nel Comitato portuale - un'esauriente risposta ad un'interrogazione presentata circa un mese fa, la risposta del Commissario non è stata esauriente, si limitava a un lungo elenco di atti dovuti, invece la comunità desidera conoscere cose più concrete come per esempio lo sviluppo del Piano regolatore portuale, oppure cosa si è fatto in questi anni in materia di promozione dello scalo per raggiungere risultati positivi, a che punto sono piano antincendio, piano di sicurezza per le aree portuali e poi ancora, elenco consulenze e lavori effettuati. Come mai l'annunciata istituzione di una linea navi-veloci / traghetti non è mai decollata? Ci sembra più opportuno che il commissario pensi all'ordinaria amministrazione, a proiettare all'esterno le peculiarità positive dello scalo". Mentre dal mondo portuale giungono serie preoccupazioni "per una mancanza di rappresentatività dell'ente nell'ambito regionale ed internazionale" come ha affermato Gaetano Vinci di Federagenti. "Le notizie di stampa - spiega Vinci - descrivono uno scenario di sistema portuale ionico in cui il porto di Augusta appare come gregario. Crediamo, invece, che ogni scalo, con le proprie valenze, deve fare riferimento allo scalo che ha le maggiori potenzialità, è questo non può che essere Augusta. Trovo molto sospetto che nei vari incontri, nessun rappresentante del porto Megarese sia stato invitato. La situazione appare molto delicata, in fase di stallo. Attualmente sono tante le manchevolezze quotidiane che, nella realtà non danno una parvenza di porto accogliente, nonostante i proclami e le notizie. Mancanze elementari che peggiorano l'immagine del porto sul panorama nazionale ed internazionale". I problemi segnalati dagli operatori portuali sono tanti, si va dalla mancata sostituzione di parabordi che rischia di rendere inutilizzabili alcuni accosti di Punta Cugno, a vari disservizi che hanno mantenuto al buio tutta l'area commerciale, mancanza di servizi igienici e acqua potabile, mancato avvio di una seria prevenzione della sicurezza sul lavoro, falle sulla security, mancato avvio degli impianti antincendio, presenza di roditori nell'area che, a causa della voracità rischia di mettere in serio pericolo la merce che sosta nei piazzali, la mancanza di vigilanza che, nelle ore notturne specialmente, obbliga gli operatori a sborsare decine di migliaia di euro per la vigilanza privata, problemi burocratici di permessi per operatori che devono accedere per operazione di carico e scarico. Insomma una lunga serie di problemi quotidiani che danno un quadro desolante di un'area che invece da decenni dovrebbe essere il fiore all'occhiello dell'intera provincia. Polemiche che irrompono, periodicamente, nel desolante silenzio della politica che continua a tacere sulla nomina. Gianni D'Anna
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