28 novembre 2011 - Scatta l'allarme nella rada per l'esplosione di un pacco bomba a bordo della motocisterna Punta Azzurra, ormeggiata all'accosto 18 del super pontile ISAB. Per fortuna si trattava solo di una esercitazione antincendio che ha impegnato questa mattina uomini e mezzi della Guardia costiera e delle società di servizio del porto. "Le periodiche esercitazioni - riferisce la capitaneria - sono utili per soddisfare la necessità di un continuo addestramento di tutti gli operatori del complesso sistema portuale di Augusta chiamati ad intervenire in caso di emergenza. Le esercitazioni hanno anche l'obiettivo di verificare semestralmente l'efficacia delle procedure operative e la capacità delle risorse impiegate in caso di incendio in porto. L'odierno scenario dell'emergenza simulata aveva lo scopo di verificare l'idoneità ad accogliere "unità mercantili sinistrate" all'interno di una zona di mare, individuata per occasione a ridosso della parte centrale della diga foranea (cosiddetto "luogo di rifugio")". Sul luogo dell'emergenza si sono immediatamente portate due motovedette della Guardia Costiera e i mezzinavali del distaccamento portuale dei Vigili del Fuoco ,i mezzi dei servizi portuali ( piloti, ormeggiatori, rimorchiatori,barcaioli e mezzi disinquinanti delle società che operano in rada. I singoli interventi sono stati coordinati dalla sala operativa della Capitaneria di Porto . Al termine delle operazioni di spegnimento una squadra di tecnici si è recata a bordo della nave oggetto dell'attentato, dotati di specifiche professionalità. Si tratta del "team di esperti" composto da un ufficiale Port State Control e dal nostromo della capitaneria , dal chimico del Porto e rappresentante del Registro Italiano navale, che ha rilasciato il nulla osta al disormeggio delle petroliera e al successivo trasferimento sino al "luogo di rifugio". "Nel corso dell'esercitazione - spiegano dalla Capitaneria - sono state inoltre testate le procedure di emergenza relative: all'evacuazione medica, tramite la motovedetta CP 525 della Guardia Costiera , di un marittimo infortunatosi a bordo dell'unità mercantile; alle operazioni di bonifica delle acque intorno alla nave per la presenza di un piccolo inquinamento causato dall'incendio. La nota professionalità di tutti gli attori intervenuti all'esercitazione ha consentito ancora una volta di acquisire utili elementi che consentiranno il miglioramento delle procedure da attuare in caso di reali emergenze portuali".