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25 ottobre 2008 - "Le assunzioni fatte dall'Autorità portuale di Augusta non sono soltanto sospette per la segretezza che le ha avvolte, ma sono soprattutto irregolari perché effettuate attraverso un bando che celava la vera identità dell'ente che doveva assumere". Lo ha affermato il deputato regionale Roberto De Benedictis, vicepresidente del gruppo PD all'Ars che ha presentato un specifica interrogazione all'assemblea regionale. La vicenda delle assunzioni continua a tenere banco,il via è stato dato da una conferenza stampa del primo cittadino che ha richiesto gli atti al Commissario, poi c'è stato l'intervento critico di Francesco La Ferla, noto esponente di Forza Italia ad Augusta che ha confermato come sia trasversale l'indignazione in città.Mentre per gli interessati tutto sembra essere regolare, in città si è aperto un dibattito sui modi come sono state effettuate le assunzioni. Mentre ai vertici del governo si continua a parlare di meritocrazia, si assiste al desolante spettacolo dei soliti metodi da prima repubblica, il mondo dei furbetti che vanno avanti spinti da altri che si credono ancora più furbi. Il concetto è semplice, tutte in regola, ma la furbizia sta proprio nella pubblicazione degli annunci che invitavano i probabili candidati alla selezione. "I bandi - spiega De Benedictisi - sono stati infatti pubblicati nell'ottobre del 2007 e prevedevano il reclutamento di personale da parte di una "importante azienda operante nel settore trasporti - marittimo". In realtà, dietro quella dizione si celava l'Autorità Portuale di Augusta. Ed ora, dopo due anni, l'attuale commissario straordinario dell'ente portuale, con una decisione, che probabilmente esula dai suoi poteri, ha proceduto alla assunzione di 11 figure professionali selezionate sulla base di quel bando. Sembra proprio di essere di fronte ad una storia di furbizie - conclude De Benedictis - su cui bisogna fare chiarezza."
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