Augusta: In porto la Noble Homer Ferrington

13 ott - La piattaforma petrolifera , battente bandiera liberia, proveniente da Malta, è stata ormeggiata nell'area Italoffshore di Punta Cugno. Ci sono voluti quattro ore per il tragitto dall'imboccatura del porto alla banchina dove rimarrà ormeggiata per circa sei mesi. La piattaforma dovrà effettuare lavori di manutenzione affidati al consorzio Comap di Augusta.
Intorno alle ore 7.30, come previsto, la piattaforma (circa 70 metri di altezza, per 68 metri di larghezza e 77 metri di lunghezza), dopo essere stata trainata da Malta da due rimorchiatori d'altura, è stata agganciata, davanti all'ingresso del porto Megarese da 4 rimorchiatori portuali che l'hanno condotta attraverso l'imboccatura principale, all'interno del porto di Augusta dove ha fatto il suo ingresso intorno alle 9, per poi ormeggiare alla banchina "Italoffshore" di Punta Cugno, area prescelta per i lavori di manutenzione.
La complessa operazione di traino e ormeggio era stata pianificata nei minimi dettagli, nei giorni passati,durante una riunione tecnica tenutasi presso la Capitaneria di Porto di Augusta, All'incontro preparatorio hanno partecipato tutti i principali protagonisti dell'operazione : servizi portuali, rappresentanti del consorzio Comap di Augusta che eseguirà i lavori, l'agenzia marittima Boccadifuoco. L'operazione di traino e ormeggio è durata oltre circa quattro ore ed è stata possibile grazie alla professionalità dei servizi tecnico nautici del porto di Augusta che hanno lavorato sotto la supervisione del personale della Capitaneria di Porto - Guardia Costiera di Augusta presente a bordo della motovedetta CP 832 e del battello GC A079 che hanno seguito l'intera operazione. A bordo della motovedetta c'era anche il comandante del porto di Augusta Raffaele Macauda.
La sosta per lavori ad Augusta conferma l'alta qualità di servizi offerti, grazie alla presenza di maestranze e aziende specializzate in lavori navali-portuali. Spazi a terra e fondali fanno del porto di Augusta uno dei più attrezzati del Mediterraneo centrale. Una vocazione che ,purtroppo, sembrerebbe poco sfruttata dagli enti preposti allo sviluppo portuale. Dopo i lavori la piattaforma riprenderà il mare , si dirigerà in un'anera del Mediterraneo dove svolgerà una serie di perforazioni per la ricerca petrolifera. - 2014 © www.harbours.net