Augusta:Il nuovo commissario Autorità Portuale
20 novembre 2014 -E' Alberto Cozzo, avvocato, originario di Catania. Il commissario, che si è insediato ufficialmente lunedì mattina, ha incontrato la stampa locale. Cozzo è subentrato a Enrico Maria Pujia che è stato chiamato a Roma, al ministero dei Trasporti, a ricoprire incarico di Direttore generale per la vigilanza delle autorità portuali, le infrastrutture, il trasporto marittimo e le vie d'acqua. Un incarico importante, che conferma l'autorevolezza e lo spessore professionale del tecnico, ma che non gli avrebbe consentito di continuare nella sua veste di commissario ad Augusta. Cozzo ha 40 anni, è laureato in Giurisprudenza all'università di Catania, specializzato in Diritto Marittimo, è Segretario generale dell'Istituto italiano di Navigazione. Guiderà l'ente portuale Megarese per i prossimi sei mesi.
Cozzo era già stato ad Augusta, dipendente della stessa autorità portuale fino al 2006, quando decise di dedicarsi alla carriera legale. "Mi sento un privilegiato - ha affermato - Augusta è sede di un importante porto, dalla complessa dinamica : industriale, commerciale, militare. Un porto cluster, una realtà complessa. Ogni volta che una nave fa scalo, credo si tratti di una storia diversa. Non bisogna fare l'errore - ha aggiunto il Commissario - di pensare troppo in maniera localistica. Continuerò la strada tracciata dal mio predecessore che è il massimo della cultura della navigazione in Italia. Fin da questo momento metto a disposizione la mia esperienza nell'ambito della legge 84/94. Ogni mattina facciamo un briefing con il personale, lavorerò parecchio sulla promozione dello scalo - ha concluso - Mi sto occupando da subito della trasparenza. Non dimentichiamo che un porto vive perché ci sono gli operatori, vive indipendente dalle scelte fatte da chi è chiamato periodicamente a sovrintendere".
Quindi una dichiarazione di massima disponibilità verso gli operatori e il territorio, cercando di migliorare quel poco che c'é per sfruttare al meglio le potenziali represse. Un compito arduo considerando quanto non si è fatto negli ultimi dieci anni. Un appuntamento con lo sviluppo infrastrutturale sempre rimandato o ritardato dalla politica e da una burocrazia senza volto. Alberto Cozza forse, rispetto ad altri che hanno occupato la poltrona dell'ente portuale ha dalla sua parte la giovane età e la quella tipica voglia di fare dei giovani. La redazione gli augura buon lavoro.
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