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IL MISTERO DELLA PIATTAFORMA GALLEGGIANTE AL LARGO DI MARINA DI RAGUSA
Notizie sulla stampa locale danno notizia di un improbabile pericolo di affondamento della piattaforma petrolifera del Campo Vega. Spieghiamo la differenza tra la piattaforma petrolifera e il deposito galleggiante a suo servizio denominato "Vega Oil".

nave Vega Oil 26 marzo 2008 - Alcuni titoli di giornale hanno lanciato l'allarme sul pericolo dell'affondamento di una "piattaforma galleggiante". Mentre erroneamente potrebbe trattarsi della superpetroliera "Vega oil" ex Agip Sicilia,(immagine a sinistra) 250000 tonnellate di capacità. L'unità navale, infatti, a seguito dei controlli effettuati dall'autorità marittima pare sia stata trovata in tali condizioni di degrado, tanto da indurre la Guardia costiera di ordinare ai proprietari di effettuarne la manutenzione per riportarla a condizioni di sicurezza ottimali. Infatti a febbraio ad Augusta si era sparsa la voce che la nave potrebbe approdare nella rada megarese per effettuare operazioni di bonifica prima di essere destinata ai lavori di manutenzione straordinaria per la trasformazione in doppio scafo come è previsto dalle vigenti norme sulla sicurezza della navigazione. Si sarebbe trattato di un evento positivo per l'economia del porto di Augusta con decine di operatori portuali coinvolti nell'operazione, rimorchiatori d'assistenza, servizio di ritiro acque di lavaggio e sentina, compagnia portuale, mezzi di servizio vari. Si parlava di alcuni mesi di attività, per decine milioni di euro in ballo, una boccata di ossigeno per il porto augustano che negli ultimi anni ha registrato una flessione sensibile delle attività. La Vega Oil ha infatti misure considerevoli, 350 metri di lunghezza, 52 di larghezza, costruita da Italcantieri a Monfalcone nel 1972. Dal 1987 è utilizzata come "serbatoio" galleggiante. E', infatti, ancorata ad una speciale briccola collegata con una sea-line di circa 2 chilometri alla piattaforma di estrazione Vega ubicata nel Canale di Sicilia a circa 25 chilometri dalla costa di Marina di Ragusa. Da oltre vent'anni la superpetroliera , senza propulsione, è utilizzata per lo stoccaggio temporaneo del greggio estratto dalla piattaforma e poi caricato su petroliere più piccole che trasportano il greggio alle raffinerie. Per la grande nave si era pensato anche un'ormeggio adeguato nella zona di mare antistante l'area ex off-shore. La stessa area dove circa vent'anni fa venne costruita parte della piattaforma Vega (immagine a destra)che nel 2007 ha festeggiato un anniversario importante: il suo ventesimo anno di attività. La più grande piattaforma petrolifera ,realizzata in parte nei pressi di Punta Cugno ,dall'off-shore italiano del Mediterraneo ,è infatti attiva dal 1987. C'era quindi attesa tra gli operatori portuali per l'arrivo della nave che doveva essere rimorchiata e messa in sicurezza per la manutenzione straordinaria. Le ultime notizie di stampa invece sono di diverso tenore, forse è stata fatta confusione, tra la Vega oil-nave e la Vega-piattaforma che non è certo galleggiante, anzi poggia su quattro jackets (piloni) che poggiano sul fondo marino che la rendono inaffondabile. La piattaforma effettua contemporaneamente operazioni di perforazione e produzione di greggio con una tecnologia all'avanguardia per la sicurezza del personale e dell'ambiente. La piattaforma, che opera in condizioni ambientali spesso difficoltose, adotta tecnologie d'avanguardia per la sicurezza del personale e dell'ambiente circostante ed è stata progettata per resistere a varie sollecitazioni ambientali come, per esempio, venti fino a 200 km/ora, onde marine alte 18 metri, terremoti fino al 9° grado della scala Mercalli. Il Campo Vega è presidiato da un equipaggio tra i 18 e i 25 addetti per ciascuno dei due turni e l'accesso alla piattaforma avviene mediante elicottero dall'eliporto di Siracusa o con mezzi navali dal porto di Pozzallo. Per la mancata manutenzione della Vega Oil la Procura , su segnalazione della capitaneria di Pozzallo, ha iscritto tre persone sul registro degli indagati . Il prossimo 7 maggio dovrebbe tenersi l'udienza, l'incidente probatorio, tra legali e consulenti dei proprietari e quelli della Procura. Intanto la società petrolifera sta valutando se e come sostituire la nave Vega Oil, intanto, dopo il gran polverone alzato pare sia stata fermata la produzione in attesa delle decisioni. Gianni D'Anna



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