Sono 85 le specie tropicali che si sono adattate nel Mediterraneo. Pesce Pappagallo, Donzella Pavonina, i Pesce vela o Aguglia Imperiale, i Pesci Balestra. " il responsabile della sede siciliana dell' Icram, Franco Andaloro, che sta conducendo gli studi , afferma che il 20% delle 650 specie di pesci presenti nel bacino sono immigranti, provengono dall'Atlantico e dal Mar Rosso, da dove le specie di origine indopacifica hanno cominciato ad entrare gia' nel 1901, 33 anni dopo l'apertura del Canale di Suez. Di estremo interesse e' il fatto che in questi anni aumentano di numero, vincono la competizione con le specie autoctone e diventano specie commerciali". Secondo Andaloro i motivi sono connessi soprattutto ai cambiamenti climatici , non solo aumento della temperatura, ma anche il cambio delle stagioni, l'aumento dell'anidride carbonica, insomma la modificazione globale dei parametri che regolano le leggi biologiche del mare. "Dal Mar Rosso sono arrivate ad esempio due nuove specie di Triglie, continua l' esperto dell'Icram, che si sono stabilizzate nel Mar Libico e sono diventate specie di interesse commerciale, una specie di Cernia, un tonnetto e il barracuda del Mar Rosso, piu' grande di quello mediterraneo. Le specie provenienti dalla parte atlantica sono una trentina: ad esempio due nuove specie di Ricciola, la rosa e la fasciata, che si aggiungono a quella nostrana, il Pesce Palla". Sono in diminuzione Squali e Mante, anche per colpa della pesca. Nel Mediterraneo, in particolare, e' a rischio di estinzione il gigantesco, ma innocuo, Cetorino, o Squalo Elefante. L'Icram sta studiando questi fenomeni attraverso il progetto ALIEN, sul disturbo arrecato dalle specie immigranti su quelle nostrane, anche a livello genetico, e con la creazione di un network mediterraneo degli istituti di ricerca per monitorare i fenomeni in tempo reale.
Sono 85 le specie tropicali che si sono adattate nel Mediterraneo. Pesce Pappagallo, Donzella Pavonina, i Pesce vela o Aguglia Imperiale, i Pesci Balestra. " il responsabile della sede siciliana dell' Icram, Franco Andaloro, che sta conducendo gli studi , afferma che il 20% delle 650 specie di pesci presenti nel bacino sono immigranti, provengono dall'Atlantico e dal Mar Rosso, da dove le specie di origine indopacifica hanno cominciato ad entrare gia' nel 1901, 33 anni dopo l'apertura del Canale di Suez. Di estremo interesse e' il fatto che in questi anni aumentano di numero, vincono la competizione con le specie autoctone e diventano specie commerciali". Secondo Andaloro i motivi sono connessi soprattutto ai cambiamenti climatici , non solo aumento della temperatura, ma anche il cambio delle stagioni, l'aumento dell'anidride carbonica, insomma la modificazione globale dei parametri che regolano le leggi biologiche del mare. "Dal Mar Rosso sono arrivate ad esempio due nuove specie di Triglie, continua l' esperto dell'Icram, che si sono stabilizzate nel Mar Libico e sono diventate specie di interesse commerciale, una specie di Cernia, un tonnetto e il barracuda del Mar Rosso, piu' grande di quello mediterraneo. Le specie provenienti dalla parte atlantica sono una trentina: ad esempio due nuove specie di Ricciola, la rosa e la fasciata, che si aggiungono a quella nostrana, il Pesce Palla". Sono in diminuzione Squali e Mante, anche per colpa della pesca. Nel Mediterraneo, in particolare, e' a rischio di estinzione il gigantesco, ma innocuo, Cetorino, o Squalo Elefante. L'Icram sta studiando questi fenomeni attraverso il progetto ALIEN, sul disturbo arrecato dalle specie immigranti su quelle nostrane, anche a livello genetico, e con la creazione di un network mediterraneo degli istituti di ricerca per monitorare i fenomeni in tempo reale.