|
23 ottobre 2007 - Come preannunciapo nei giorni scorsi, in merito al decreto di soppressione della Autorità Portuale di Trapani, il sindaco Girolamo Fazio scrive al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ed al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro per significare il grave disagio della città e del suo territorio. “Non si vuole, in questa sede, entrare nel merito delle valutazioni circa i dati,- scrive il primo cittadino - ma si vuole evidenziare come il provvedimento proposto dal ministro dei Trasporti, da lei controfirmato, sia viziato da palesi illegittimità ed irregolarità. Il decreto risulta assolutamente carente sotto il profilo motivazionale e denota l’assenza di un’idonea istruttoria, la quale, prendendo in considerazione le puntuali controdeduzioni presentate dall’Autorità Portuale di Trapani, non avrebbe certamente potuto condurre all’adozione del contestato provvedimento di soppressione”. Nella lettera, il primo cittadino riassume la vicenda ricordando che "l’11 ottobre, quando il decreto di soppressione dell’Autorità Portuale di Trapani era stato già firmato, il Sottosegretario di Stato per le Infrastrutture Tommaso Casillo, durante il question time, affermava che la procedura con cui il Ministero dei Trasporti aveva avviato il procedimento per la soppressione dell’Autorità Portuale di Trapani appariva “dissonante dal contesto normativo generale e si espone, pertanto, ad essere impugnato per illegittimità”. “Ci si chiede – scrive ancora il sindaco - può un ministro della Repubblica predisporre un decreto che presenta tali macroscopiche illegittimità ed irregolarità e può lo stesso essere controfirmato dal Presidente della Repubblica, che è il garante della Costituzione? Può la città di Trapani subire tale atteggiamento, che appare dettato da motivazioni che esulano dalla rigorosa applicazione delle norme? Come si può richiamare al rispetto della legalità quando lo stesso Governo – e segnatamente, nello specifico, il Ministro dei Trasporti commette illegittimità tali, calpestando le più elementari regole del diritto ed ignorando addirittura l’esistenza di una legge dello Stato, la 241/90?”. E conclude Fazio: “Ci si appella, dunque, alla Sua sensibilità, affinché possa decidere di riesaminare il decreto del 5 Ottobre 2007, con cui viene soppressa l’Autorità Portuale di Trapani, valutando l’annullamento dello stesso in autotutela per le palesi illegittimità ed irregolarità”. Fazio ha anche scritto al ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro: “Mi appello - ha scritto - alla sua nota competenza ed all’attenzione dimostrata nei confronti del nostro territorio, affinché possa sostenere Trapani ed i trapanesi in una battaglia che è divenuta innanzitutto battaglia per il ripristino della legalità. Mi preme sottolineare -conclude Fazio - appellandomi alla sua sensibilità, che il Decreto di soppressione è caratterizzato da macroscopiche illegittimità, che saranno evidenziate nel ricorso che questa Amministrazione è pronta a proporre avverso il provvedimento”. La battaglia legale è appena iniziata, bisognerà vedere se gli argomenti esposti reggerenna, in considerazione del fatto che il provvedimento ministeriale pare sia stato una conseguenza dell'esame della fredda logica dei numeri, ma che da parte della città appare evidente la convinzione di essere defraudati di un organismo su cui contavano in tanti per il futuro dei traffici e un comparto ,quello marittimo, su cui si basavano futuro ed occupazione. Gianni D'Anna
|