Porto di Augusta - Augusta's port news
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TRAPANI, CANCELLATA LA PORT AUTHORITY


porto di Trapani 21 ottobre 2007 - "Il Comune di Trapani non se ne starà a guardare e promuoverà, in quanto Ente legittimato, azione legale contro il provvedimento di soppressione”. Venti di guerra contro il decreto di soppressione dell'ente portuale.Il Sindaco ha deciso inoltre di scrivere al Presidente della Repubblica per rappresentargli la situazione che si verrà a creare con la soppressione dell’Autorità Portuale.
Mentre per la port authority di Augusta si è aperta la corsa alla presidenza, il decreto ministeriale 153/T del 15 Ottobre pone fine alla port authority della citta siciliana che ha ospitato le fasi della Coppa America. Trapani scivola sul tonnellaggio delle merci movimentate che ricordiamo ,secondo il comma 8 dell'articolo 6 impone "nell'ultimo triennio un volume di traffico di merci non inferiore a tre milioni di tonnellate annue al netto del 90% delle rinfuse liquide o a 200.000 TEU". Si apre adesso una querelle tra i fautori politici della stessa autorità, che fu istituita il 2 aprile 2003, e gli attuali vertici nazionali che, incuranti delle possibili ricadute che tale decisione potrà causare, ne hanno deciso la cessazione. Intanto il provvedimento ha suscitato una serie di interventi molto polemici, si spera ancora in un dietro-front che però appare molto lontano. Bisognerebbe cambiare la legge e porre altre condizioni al mantenimento dello status di autorità portuale. "E' inopportuno privare Trapani di un ente che avrebbe potuto contribuire in maniera decisiva al rilancio economico e sociale della provincia". Lo affermano in una nota congiunta le segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, commentando la soppressione dell'Autorita' portuale. "L'ente era stato istituito appena quattro anni fa -continuano i sindacati - con l'intento di contribuire allo sviluppo infrastrutturale di un porto che nonostante la sua strategica posizione geografica non ha mai consentito un reale sviluppo dell'economia del territorio. Oggi appare errato scioglierlo mentre e' in fase di definizione una nuova regolamentazione nazionale''. Le tre sigle sindacali contestano "il provvedimento di scioglimento dell'Autorita' portale di Trapani e auspicano un immediato confronto con il governo nazionale al fine di scongiurare la decisione". La soppressione , più volte annunciata, arriva a seguito di un controllo del ministero sui volumi di traffico in questi anni, potrebbe anche darsi che l'organizzazione e la logistica per le fasi dell'America's cup ha distolto l'ente da altri obiettivi riguardanti i traffici merci e passeggeri, portando a quel calo di tonnellaggio menzionato nella legge 84 del 1994. Comunque il provvedimento ha suscitato la reazione delle associazioni di categoria, operatori portuali e tutte le attività che ruotano attorno all'ente. "L’esclusione di Trapani dal novero delle città italiane sede di Autorità Portuale - scrivono gli operatori - penalizzerebbe il futuro di questo territorio e ciò proprio nel momento in cui Trapani sta coordinandosi con le città vicine per continuare a crescere con la realizzazione di una autorità di sistema dei porti che, insieme con il capoluogo, riunisca anche Marsala, Mazara del Vallo, le Isole Egadi e Castellammare del Golfo con il preciso obiettivo di offrire servizi di alto profilo ed occasioni per molteplici opportunità di lavoro e sviluppo". Nel coro di preteste anche il primo cittadino di Trapani :"La soppressione dell’Autorità Portuale di Trapani conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’esistenza di interessi poco chiari e di un modo di fare politica volto a penalizzare scientemente il nostro territorio.". Lo ha affermato Girolamo Fazio, dopo avere appreso la notizia della firma del decreto di soppressione dell’Autorità Portuale."Lascio alla libera valutazione di ogni cittadino - continua Fazio - il risultato che la soppressione dell’Autorità Portuale di Trapani determinerà: i fondi, già stanziati, per l’escavazione del porto e la prosecuzione dei lavori saranno certamente diversamente utilizzati e la struttura portuale di Trapani non avrà alcuna possibilità di crescere e svilupparsi; i lavori, a suo tempo bloccati, non potranno riprendere e non si potrà dare alcuna prospettiva di sviluppo all’intera area; il cronoprogramma stilato, con grande fatica, con il Ministero delle Infrastrutture e quello dell’Ambiente per la ripresa dei lavori al porto, che prevedeva un nuovo incontro il 30 ottobre prossimo, non potrà essere seguito; il percorso avviato per l’ottenimento della Valutazione d’Impatto Ambientale per il completamento dei lavori sarà bloccato; la possibilità che a Trapani possa ripetersi un evento quale l’America’s Cup, con tutto ciò che tale evento comporterebbe in termini di crescita socio – economica, diventa oltremodo remoto




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