Porto di Siracusa - Siracusa port facilities
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LA NAVE "THE WORLD" A SIRACUSA, PECCATO VEDERLA ALL'ANCORA
La nave da crociera, in porto da questa mattina, pare che per problemi di pescaggio non è stata autorizzata ad essere ormeggiata in banchina. Mentre nel 2002 la lussuosa nave era stata ormeggiata al molo Sant'Antonio.


Siracusa, 8 novembre 2007 - Oggi alle ore 8 è arrivata nel porto di Siracusa la nave crociera denominata "The World" unica nave crociera al mondo quasi completamente riservata ai "multiproprietari" che hanno avuto la fortuna e ovviamente la possibilità di acquistare una delle lussuose suites di cui dispone la nave o ad altri croceristi disposti a pagare una delle cabine da 2000 euro al giorno. La lussuosa nave passeggeri ,di cui è agente marittimo raccomandatario l'agenzia Boccadifuoco, è definita "Ocean Residences", ha una stazza di 43188 tonnellate lorde, una lunghezza di 196 metri ed un pescaggio di 6,7 metri, 12 ponti, 110 appartamenti di dimensioni variabili dai 102 ai 301 metri quadrati, al prezzo di 2,2-2,8 milioni di euro, corredati da spese di condominio da capogiro: qualcosa come 160mila euro all'anno. Sul transatlantico sono disponibili,inoltre, pista da jogging di 195 metri, campo da tennis, due green da golf (con tanto di vera erba e palline che si dissovono naturalmente dopo 48 ore in mare), piscina con vasca idromassaggio, ristoranti affacciati sul mare, teatro ''Colosseo'' della capacità di 192 posti, negozi, sale riunioni, night club, galleria d'arte, centro benessere, casinò, pista di atterraggio per gli elicotteri. La vita a bordo scorre lenta perle mature coppie di americani ed europei che abitano la nave , fra svogliate immersioni in piscina, qualche partita di golf, un torneo di tennis e un puzzle da 1.500 pezzi da comporre sul ponte 6. Su "The World" ci sono anche 88 suites per ospiti. L’affitto costa dai 930 ai 2.200 euro al giorno. Il transatlantico era approdato a Siracusa nel 2002, allora era stato ormeggiato alla banchina numero 2 del molo Sant'Antonio,allora la nave si era fermata a Siracusa per solo un giorno. Questa volta lo scalo è stato programmato per tre giorni. "A dimostrazione - spiega l'agente Luigi Mauceri Boccadifuoco - delle grandissime potenzialità crocieristiche dello scalo siracusano, circostanza questa unica per una navi crociera che di solito si fermano per un solo giorno". A differenza dell'ultimo scalo, la nave non ha potuto attraccare in nessuna banchina del molo Sant'Antonio ed è stata costretta a rimanere all'ancora in rada . Ovviamente l'ormeggio avrebbe consentito ai fortunati croceristi ed all'equipaggio di poter usufruire delle bellezze di Siracusa in maniera più "completa" , ma soprattutto più agevolmente che con la nave in rada. Con la nave in banchina i crocieristi avrebbero avuto più libertà di movimento e avrebbero potuto scendere a terra, invece che attenere gli orari prestabiliti per il trasporto a mezzo motobarca. Questo inconveniente pare avesse già provocato la decisione di cancellare lo scalo da parte della società armatrice. Solo attraverso la forte intercessione della agenzia marittima Boccadifuoco si è riusciti a convincere gli armatori a non cancellare l'approdo, ma purtroppo non si è riusciti a convincere le autorità marittime a far ormeggiare la nave dove aveva ormeggiato non più di 5 anni fa, anche con l'ausilio di 2 ancore in mare cosi come proposto onde evitare problemi.
Il mancato ormeggio in banchina dimostra, se ce ne fosse bisogno, che, purtroppo, lo scalo siracusano soffre di gravi disagi logistici che non fanno bene all'economia della città. Non conta nulla essere una città ricca di storia e cultura se poi gli armatori cancellano gli approdi per non costringere i crocieristi a vere e proprie acrobazie per scendere a terra. Dpo l'ultima passerella , in occasione della posa della "prima pietra" del nuovo porto turistico, si spera che i tanto agognati lavori di rifacimento, non tardino ad iniziare. "altrimenti l'unica alternativa per gli operatori - sottolinea Boccadifuoco - sarà quella di cambiare mestiere, magari diventando, chissà, proprietari di qualche raffineria, in maniera da avere tutte le autorizzazioni all'ormeggio per qualsiasi nave".



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