23/11/2002 -La crisi portuale augustana sta creando serie preoccupazioni per il futuro di centinaia di addetti,se ci aggiungiamo la scandalosa mancata istituzione della presidenza dell'Autorità portuale, che si trascina tristemente da oltre dodici mesi, con gravi responsabilità dei partiti e degli enti preposti, ecco che abbiamo un quadro completo della disfatta. Il porto ,unica fonte di sviluppo di Augusta, è vergognosamente caduto nel dimenticatoio di quanti dovrebbero , invece, rilanciarlo come merita. Il poco traffico che rimane è suddiviso tra le numerose agenzie marittime che, sempre più, ricorrono quotidianamente ad una concorrenza al limite della scorrettezza professionale, con tanto di vittime dirette di questo "diabolico" meccanismo. Come un agente marittimo , attualmente all'estero, che ha dovuto lasciare il posto di lavoro per una vicenda che lo scorso anno fece scalpore. Oggi A.T. affida ad una lettera aperta le sue dichiarazioni che danno un chiaro quadro sull'attività di tutte le agenzie di Augusta :" Mi permetto di esprimere le mie perplessità nei confronti della decisione della Commissione Raccomandatari Marittimi nel voler perseguire solo il sottoscritto mallevando la società di ogni responsabilità, nonostante quest'ultima avesse affermato che l'applicazione di riduzione tariffaria applicata ai suoi clienti veniva praticata da tempo e ancor prima della mia assunzione. Le responsabilità sono del raccomandatario, ma considerata la crisi occupazionale ad Augusta, non ero nella posizione di mettere a repentaglio il posto di lavoro trasgredendo le istruzioni ricevute dalla Società. Capisco che - continua A.T. - è la legge che va rispettata e non gli ordini del datore di lavoro, ma allora mi è sembrato più logico conservare il posto di lavoro. D'altra parte non commettevo un reato così grave, visto che, se vogliamo dire la verità, tutte le agenzie di Augusta e d'Italia applicano riduzioni delle tariffe d'Agenzia contravvenendo alla Legge n.135. Oggi a cause di questa mia condizione di "emigrato forzato" non mi è possibile dare un seguito a questa vicenda, ma sono sicuro che la Procura della Repubblica avrebbe espresso un parere diverso da quello espresso dalla Commissione che mi ha sospeso la patente di agente. Spero tanto che nel paese che mi ospita attualmente non si faccia di queste discriminazioni e particolarità". Il singolo è calpestato, la pratica "fuorilegge" degli sconti avviene ancora, anche se sono in tanti a lamentare la "giungla di scorrettezze e concorrenza sleale. "Ormai è prassi comune - dice Luigi Mauceri Boccadifuoco, presidente degli agenti marittimi di Augusta - che gli armatori chiedano gli sconti, anche il trenta e quaranta percento. La cosa grave è che alcuni "colleghi" augustani esagerano più del dovuto, si è creata una situazione di sleale concorrenza che inizia ad essere intollerabile. Secondo quanto stabilito dalla Legge n.135/77" per il mancato rispetto delle tariffe la Commissione può comminare la sospensione a tempo indeterminato - continua Mauceri Boccadifuoco - per il dettato di tale articolo "dovremmo essere tutti sospesi". E' in atto uno svilimento della professione di agente marittimo raccomandatario che ha comportato una "sottomissione ai voleri" di alcuni armatori che non considerano più gli agenti come loro "fiduciari" bensi al di sotto di un qualunque servizio portuale, con la differenza che agli altri servizi non si possono chiedere sconti. Mentre alcune agenzie non accettano le proposte di sconto e rifiutano l'applicazione degli sconti, altre accettano qualsiasi proposta e arrivano a praticare sconti sino al 75% della tariffa". Purtroppo la situazione è grave in quanto ogni proposta di ordine deontologico sin'ora è stata disattesa, a farne le spese saranno i dipendenti che pagheranno per le "scorrettezze" dei titolari. Gianni D'Anna- Giornale di Sicilia