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Catania : perquisita nave Save the Children
23 ottobre 2017 - La Polizia ha eseguito perquisizioni a bordo di nave "Vos Hestia", l'imbarcazione di Save the Children impegnata nelle operazioni di soccorso ai migranti nel Mediterraneo centrale, che attualmente si trova nel porto di Catania. La perquisizione, eseguita dagli uomini del Servizio centrale operativo, è stata disposta dalla procura di Trapani che ha da tempo aperto un fascicolo sull'operato delle Ong. Ad agosto scorso la procura di Trapani ha disposto il sequestro della nave "Iuventa" della Ong tedesca Jugend Rettet, accusata di "contatti con i trafficanti"
A settembre era finito sul registro degli indagati anche il nome di Marco Amato, comandante nella nave Vos Hestia. L'accusa nei suoi confronti è la stessa ipotizzata per il personale della Iuventa: "favoreggiamento dell'immigrazione clandestina". A fare il nome del comandante sarebbe stato l'uomo che lavorava per la 'Imi security service' - la società che si occupava della sicurezza a bordo della nave di Save the Children - e che con le sue dichiarazioni ha fatto partire l'inchiesta. A bordo della Vos Hestia ha operato per diverso tempo anche un agente sotto copertura che ha documentato con diverse foto i presunti contatti in mare aperto tra i trafficanti libici e gli uomini a bordo della Jugend Rettet.
"L'operazione di oggi delle Autorità competenti a bordo della nave Vos Hestia di Save the Children presso il porto di Catania è relativa ad una ricerca di materiali per reati che, allo stato attuale, non riguardano Save the Children". La precisazione in una nota dell'organizzazione non governativa arrivata in redazione. "Come si evince dallo stesso decreto di perquisizione, - sostiene Save the children - la documentazione oggetto di ricerca è relativa a presunte condotte illecite commesse da terze persone. Ribadiamo con forza che Save the Children ha sempre agito nel rispetto della legge durante la propria missione di ricerca e salvataggio nel Mediterraneo e confermiamo, pertanto, ancora una volta, che l'Organizzazione non è indagata.
Tutte le operazioni - spiega la nota - sono state condotte in strettissimo coordinamento con la Guardia Costiera italiana e nella massima collaborazione con le autorità. La nostra missione è sempre stata guidata unicamente dall'imperativo umanitario di salvare vite. Confidiamo che la magistratura, nella quale l'Organizzazione ha piena fiducia, faccia immediata chiarezza sull'intera vicenda. Oltre a ribadire la nostra totale estraneità alle indagini". Save the Children annuncia "la sospensione della propria attività di ricerca e salvataggio in mare, come già pianificato, e del resto attuato anche lo scorso anno".
La decisione arriva dopo aver valutato attentamente la riduzione del flusso di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo centrale per raggiungere l'Europa. " Le mutate condizioni di sicurezza ed efficacia delle operazioni di ricerca e soccorso in mare nell'area - ha affermato Valerio Neri (immagine a lato), Direttore Generale di Save the Children Italia. - Per troppo tempo abbiamo supplito all'inesistenza o inadeguatezza di politiche europee di ricerca e soccorso, nonché di accoglienza dei migranti, cercando di portare un contributo concreto e volto al salvataggio delle vite di bambini e adulti". - 2017 © www.harbours.net
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