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NOBLE MARLIN 2005, ADDESTRAMENTO ALL'INTERDIZIONE NAVALE
Si è conclusa la più imponente esercitazione aero navale degli ultimi anni con la presenza di sottomarini dei paesi Europei impegnati nel ruolo di predatori e prada. Verso una maggiore integrazione delle varie forze europpe, con un occhio alla lotta contro l'immigrazione clandestina e al terrorismo internazionale.(English translate)





Un momento della conferenza stampa.Da sinistra il Contrammiraglio Mauney e l'Ammiraglio Sanfelice di Monteforte 18 marzo - “E’ stata un’esperienza interessante, molto importante sotto il profilo organizzativo visto che vi hanno partecipato forze aero-navali di tutti i paesi che fanno parte della Nato . Durante le manovre abbiamo sperimentato alcune forme di interdizione marittima contro possibili attacchi terroristici e di controllo sui flussi di clandestini”.Questo quanto ha affermato l’Ammiraglio Ferdinando Sanfelice di Monteforte, comandante della componente marittima alleata della Nato. Alla conferenza stampa che chiude l’esercitazione “Noble Marlin 2005”, tenutasi ieri mattina presso la base navale di Augusta, era presente il Contrammiraglio Carl Mauney comandante delle forze alleate sottomarine del sud Europa. “Ci siamo addestrati – ha detto l’alto ufficiale statunitense – per la lotta antisom, sono stati raggiunti ottimi risultati. Le risorse e i mezzi impegnati erano complesse,abbiamo potuto integrare i diversi modi di operare, per tale motivo desidero ringraziare tutte le mazioni partecipanti per l’impegno profuso e in maniera particolare Mari Sicilia Augusta per l'apporto logistico e per la riuscita delle operazioni”. Le manovre si sono svolte nello Ionio, in acque internazionali, a circa venti miglia dalla rada megarese, molti dei sommergibili sono stati ancorati presso la base augustana. Oltre tremila gli upmini impegnati appartenenti alle forze Nato: Canada, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Turchia e Stati Uniti che hanno schierato sei sommergibili, dieci pattugliatori e sedici unità di superficie. I sei sommergibili di Francia, Germania, Grecia, Spagna e Turchia, si sono avvicendati nei ruoli di cacciatore e preda. Unità di superficie della “Standing Nato Response Force Maritime Group 2” hanno preso parte all’esercitazione assieme ad una fregata francese ed a navi della Forza Marittima Italiana (Itmarfor).(Nelle immagini sotto le varie fasi di una missione. Paracadutisti spagnoli si lanciano in mare aperto da un C130, vengono raccolti dai mezzi della nave Chimera della Marina Italiana e trasbordati sul sottomarino francese Casabianca. L'esercitazione è avvenuta all'alba del 4 marzo al largo di Augusta. )

alcune fasi dell'eservitazione aeronavale del 4 marzo a circa 20 miglia dal porto di Augusta. Immagine di proprietà dell'editore. E' vietata la riproduzione, anche parziale, senza il permesso.

Durante l'incontro con i giornalisti ,più volte, è stato affrontato l’argomento immigrazione clandestina. “Inviatiamo tutte le nazioni del Mediterraneo – ha detto l’Ammiraglio Sanfelice di Monteforte – a cercare di scoprire da dove partono i flussi migratori per cercare di bloccarli alla fonte. Nelle normali attività operative le nostre unità sorvegliano gli spazi con “intensità variabile” per non essere prevedibili. Nel Mediterraneo transitano quotidianamente circa quattromila navi mercantili, di queste, solo una piccola parte può essere controllata a causa dell'esiguità dei mezzi navali disponibili. Servirebbero più mezzi, tecnologicamente avanzati, che spesso mancano. Il bilancio delle spese militari degli Stati Uniti è il doppio di quello dei Paesi europei, ma che a fronte di ciò gli Usa hanno la metà dell’esercito europeo".L’ammiraglio Sanfelice di Monforte ha concluso : "auspicachiamo che i Paesi europei possano bilanciare lo squilibrio. Il problema è anche politico, l’immigrazione clandestina è ormai considerata un vero "traffico di esseri umani" per tale motivo occorre che tutte le nazioni europee agiscano in fretta e con più convinzione che nel passato”.Gianni D'Anna



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