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Riordino della Portualità. Una brutale realtà. di Gianni D'Anna
13 aprile 2017 - Uno "scippo" legalizzato non si era mai visto. E' stato certificato in diretta dalla Camera dal responsabile del ministero che aveva il dovere di vigilare sullo svolgimento dell'iter. Il ministro incalzato dalla deputata siracusana Stefania Prestigiacomo ha confermato la sua decisione di assegnare la sede dell'autorità portuale della Sicilia Orientale a un porto regionale invece che al porto Core indicato dalla Comunità Europea. La deputata del PdL Stefania Prestigiacomo, che già a febbraio aveva affrontato con decisione in aula il ministro Delrio, ieri pomeriggio , durante il question-time ha presentato un'interrogazione a risposta immediata.
La deputata a nome di tutta la provincia siracusana ha chiesto al ministro dei Trasporti del Governo Gentiloni "chiarimenti in merito alla riorganizzazione delle autorità portuali in Sicilia, con riferimento all'effettiva adozione del decreto ministeriale del 25/01/2017"
La domanda
"Con il decreto ministeriale - ha sostenuto la deputata - ha stabilito, contro ogni logica, soprattutto in violazione in materia comunitaria dei Trasporti Trans-Europei , che la sede della nuova autorità di sistema mare della Sicilia Orientale fosse Catania, penalizzando Augusta il più importante porto naturale del Basso Mediterraneo, importante sede di un porto industriale e commerciale, unico porto CORE della Sicilia Orientale. Contro questa scelta è insorto il territorio, le forze parlamentari, i sindaci della provincia di Siracusa, le associazioni. Assoporto Augusta ha depositato un ricorso al Tar di Catania sollevando una serie di vizi del decreto. Il 5 aprile il Tar ha respinto il ricorso perché il decreto non è conoscibile, ci può spiegare pubblicamente cosa è accaduto?"
La risposta
Delrio ha risposto che :"Il decreto è operativo. Il ministro ha facoltà di nominare una sede , anche in maniera transitoria, su richiesta della regione. Ed è quello che è stato fatto. Il Tar dice del dispositivo che il decreto non è conoscibile, intendendo che non è ancora stato pubblicato in gazzetta ufficiale, la cui pubblicazione non dipende da noi. Abbiamo sollecitato sia a febbraio sia a marzo per avere la pubblicazione. Quindi nessun mistero. La mancata pubblicazione non ha impedito al Tar di pronunziarsi ritenendo legittima la nostra decisione".
La replica
Stefania Prestigiacomo ha replicato in aula al ministro sostenendo che :"Il Tar non entra nel merito. Mi sorprende che lei lo legga come un giudizio di merito. In questa fase il TAR non ha visionato gli undici vizi che sono stati contestati da Assoporto Augusta". Poi attacca politicamente il titolare del ministero:"prendo atto che lei intende perseverare in questa infausta scelta - ha affermato la deputata di Pdl - che non accettiamo continuando a manifestare sul territorio perchè la sua scelta di valorizzare un porto che è minore rispetto ad Augusta è insostenibile per un territorio che difende le sue prerogative. Per quanto riguarda il ricorso, ha continuato Stefania Prestigiacomo - non appena il misterioso decreto sarà pubblico le confermo che Assoporto Augusta ripresenterà il ricorso. Quindi lei non ha risposto in sede parlamentare, le ho fatto due interrogazioni in Commissione, oltre a questo secondo question-time, dove le chiedo conto dell'istruttoria che i suoi uffici hanno fatto sulla richiesta della regione,nulla mi è stato fornito.
Sicuramente lei dovrà rispondere in sede giudiziaria perchè tra questi undici punti uno è gravissimo :"l'assoluta mancanza di trasparenza del procedimento amministrativo (Legge 240 del 1990). In tutta questa vicenda, dall'inizio alla fine, è mancata la trasparenza". Poi l'affondo politico finale che svelerebbe i soliti altarini dell'Italica politica. "Questa scelta - sostiene la deputata Prestigiacomo - deriva da un accordo di potere tra lei e il sindaco di Catania, avallato dalla regione. Dopo quest' accordo di potere avete prodotto un carteggio che contiene informazioni assolutamente false. Sicuramente lei ministro dovrà rispondere sul piano politico a un territorio che non si rassegna a questa scelta e che continuerà a manifestare. prima di pensare all'efficienza dei porti - conclude - ministro pensi all'efficienza dei suoi uffici . Più di due mesi per pubblicare un decreto in gazzetta ufficiale ,infatti, non sembra un grande esempio di efficienza".
Sulla vicenda della sede scippata con decreto ministeriale, contro ogni ragionevole e logica indicazione comunitaria, il ministro dovrà necessariamente sbatterci contro , considerando che l'Assoporto Augusta è determinata a continuare la sua battaglia al Tar, il deputato regionale Vincenzo Vinciullo ha già presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa "per vedere se ci sono eventuali infrazioni della legge da parte di ministero e regione". Sul territorio il presidio anti-decreto è sempre attivo con comportamenti più o meno attendisti. I politici hanno tutto il peso delle decisioni che necessariamente dovranno prendere a difesa degli interessi del territorio. Anche i sindacati avranno l'onere di mettere in campo tutte quelle azioni , già annunciate, per quello che si sta dimostrando un vero e proprio assalto alla diligenza che ha come punto nodale il porto di Augusta e le casse in attivo dell'autorità portuale megarese. Gianni D'Anna- 2017 © www.harbours.net
Augustaonline ha tenuto conto del tempo trascorso dalla visita del ministro Graziano Delrio ad Augusta (20 giugno 2015). In quell'occasione Augustaonline.it ha chiesto chiarimenti sulla vicenda del lungo commissariamento della Port Authority megarese e se in agenda c'era la nomina della presidenza. Risposta :"Nei prossimi mesi faremo tutto....." Vedi video . Invece sono trascorsi inutilmente :
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