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RIVEDERE TRIPOLI, IL RITORNO DI MIGLIAIA DI ESULI ITALIANI.INAUGURATO GREENSTREAM ,IL GASDOTTO TRA LIBIA E SICILIA
Potranno ritornare a visitare la Libia,in cui sono nati, migliaia di italiani cacciati nel 1969 dopo il colpo di stato. Cade il muro invisibile che era l'ostacolo nel Mediterraneo tra Italia e Libia. Berlusconi "sdogana" Gheddafi e pone le basi per future cooperazioni economiche, inaugurato il gasdotto, primo passo verso la riapertura dei mercati di scambio.



Silvio Berlusconi e Gheddafi durante i colloqui 8 ott - Il 7 ottobre, che era stato sin'ora il "giorno della vendetta" contro l'Italia, diventerà il giorno dell'amicizia. E cauda l'ultima barriera nel Mediterraneo, quella che impediva gli scambi commerciali tra i due paesi, ma anche il divieto agli esuli italiani cacciati da Gheddafi dopo il colpo di stato del '69, di rivedere la terra in cui nacquero. L'annuncio viene al termine di una giornata importante, in cui Gheddafi e Berlusconi hanno inaugurato "Greenstream",una grande opera di ingegno con i suoi 520 chilometri a 1.100 metri di profondità. Il nuovo gasdotto dell'Eni che collega Mellitah, la città della costa a ottanta chilometri da Tripoli, con le raffinerie siciliane di Gela è un'opera faraonica che può trasportare attraverso il Mediterraneo fino a 24 milioni di metri cubi di gas al giorno. L'Italia è ormai il primo partner commerciale della Libia, con importazioni per 5 miliardi di euro, ed esportazioni per oltre 1 miliardo. Non aveva più senso per Gheddafi coltivare l'odio anti- italiano, residuato del periodo coloniale. "In passato - ha detto il Colonnello - ci incontrammo sul campo di battaglia e di vendetta, oggi ci incontriamo da amici". "Amici per sempre" gli ha fatto eco Berlusconi. Ventimila furono gli italiani espulsi nel 1970 da Gheddafi, molta parte dei quali di religione ebraica: non riavranno i loro beni, e le case confiscate dalla jamahiria, ma potranno tornare a rivedere la Libia. Gheddafi ha dato atto all'Italia di aver giocato un ruolo determinante nel riavvicinare la Libia all'occidente, facendo cadere anche le ultime sanzioni, quelle imposte dagli Stati Uniti e dall'Europa. L'annuncio di Bush è arrivato il 20 settembre, il via libera della Comunita Europea, è atteso per lunedì 11. E così Berlusconi è tornato in Libia, a sole sei settimane di distanza dall'ultima visita. Stesso tema nei colloqui, faccia a faccia, il contrasto all'immigrazione clandestina. Non è facile attuare gli accordi di collaborazione italo-libici, anche se ora la fine dell'embargo consentirà all'Italia di fornire a Gheddafi quei mezzi militari di cui dice di aver bisogno per contrastare il traffico di esseri umani. Non si sa però se riprenderanno le espulsioni di massa dei clandestini sbarcati in Sicilia. Mille di loro la Libia li ha a sua volta rispediti in Egitto, il loro paese di provenienza. Adesso ,alla luce dei nuovi sviluppi tra i due paesi mediterranei, la Sicilia potrà giocare un ruolo di primo piano nello scacchiere economico e culturale, cancello d'ingresso privileggiato per merci e passeggeri, i porti della costa orientale potrebbero sfruttare tutto il loro potenziale senza frontiere. Gianni D'Anna



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