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MALTEMPO, INGENTI I DANNI ALLE STRUTTURE DELLA DIGA
Il mare forza 8 danneggia ulteriormente la diga foranea al porto-isola del'Eni



15 nov - Il mare forza otto ha provocato ulteriori danni alla “diga foranea” del porto-isola del petrolchimico Eni,dove ormaggiano le navi e le petroliere per le operazioni commerciali. La violenta mareggiata, che si è abbattuta nello scorso fine settimana, ha provocato la rottura di uno dei grandi cassoni che fanno da base alla struttura. Nei prossimi giorni un più esame potrà dire se altri cassoni hanno subito danni. Le navi sono ancoratee in rada in attesa che le condizioni metereologiche possano consentire le operazioni di ormeggio. La struttura portuale , considerata da molti addetti ai lavori , molto vulnerabile in condizioni di mare mosso, aveva già subito danni rilevanti nel 1991 e nell’inverno del 2000. Anche allora, numerosi cassoni furono gravemente danneggiati, mettendo in pericolo la stabilità della barriera-ormeggio. I lavori di riconsolidamento sono stati rallentati dalla burocrazia e dal fallimento della ditta che vinse l'appalto. Ulteriori problemi sono scaturiti dall'insabbiamento del porto-rifugio da cui partivano le chiatte cariche di materiale per i lavori di una barriera frangiflutti. Attualmente sono in corso i lavori di dragaggio per liberare il porticciolo e permettere la continuazione dei lavori, anche se, ad ogni mareggiata, la sabbia torna ad occupare lo spazio di quella che l'uomo riesce a dragare.



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