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3 marzo 2006 - Dal centro statistico di Catania , le cifre annunciano un risveglio del porto commerciale. Nei primi due mesi dell'anno il traffico commerciale, dopo la caduta del 2005 ha ripreso vigore con l'arrivo dell’importazione delle banane che mancavano da sei anni. Sono infatti, arrivate con cadenza quindicinale le prime tre navi bananiere frigorifere provenienti dall’Equador. Contemporaneamente, si è ripreso l'imbarco dei prodotti siderurgici per la Spagna, lo sbarco dei siderurgici provenienti dalla Turchia, lo sbarco di silico manganese e silicato sodico dall’Ucraina, l'imbarco di grano duro siciliano per l'Algeria, lo sbarco dei cereali per la zootecnia è costante. I principali porti di provenienza delle navi all-cargo che arrivano nel nostro scalo sono localizzati nel nord Africa e sul Mar Nero, mentre il movimento in uscita è costituito prevalentemente dal cabotaggio nazionale e intracomunitario con Francia, Grecia e Spagna.
Le linee fisse: il porto continua ad essere collegato giornalmente soltanto con traghetti merci e passeggeri per Napoli; due volte la settimana con traghetti merci e passeggeri con Malta con traghetti merci e passeggeri per Ravenna. La soppressione, divenuta definitiva dalla fine di novembre dello scorso anno, dei collegamenti che la Tirrenia di navigazione gestiva sulle tratta da e per Livorno, adesso sarà ripristinata da un collegamento effettuato dalla società partenopea "Italtrag", società che già collega con successo Livorno giornalmente con Trapani. La nuova linea Livorno-Catania dovrebbe partire con una nave veloce ed assicurare il collegamento tra Livorno e Catania in 22 ore due volte la settimana.
Lavori di ampliamento: da circa sei mesi in crisi, la Ferrari Costruzioni ha di fatto bloccato i lavori in corso per alcune importanti opere in corso nello scalo che di fatto hanno spento gli entusiasmi di avere finalmente nel porto etneo una banchina con alti fondali che doveva essere consegnata entro marzo, mentre adesso se subentrerà una nuova ditta se ne riparlerà alla fine del 2007. – Alfio Pizzone –
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