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LA GUARDIA COSTIERA SEQUESTRA 1000 RICCI
9 luglio 2011 - Ieri pomeriggio ,a seguito di una segnalazione pervenuta presso la sala operativa, i militari della Capitaneria di Porto di Augusta sono intervenuti con un battello veloce ed un autopattuglia in località contrada Gisira nei pressi di Brucoli. La segnalazione di un bagnante riguardava la pesca di ricci , specie protetta, con autorespiratore, metodo vietato. I militari, dopo un breve appostamento, hanno fermato ed identificato B.G., residente nella provincia di Catania. L'uomo era intento a pescare ricci di mare con l'ausilio di autorespiratori e aveva già catturato circa mille esemplari. Una volta individuato in flagranza di reato , nei suoi confronti è stato elevato un verbale per l'importo di 2.000 euro, i militari della Guardia Costiera hanno anche proceduto al sequestro delle attrezzature da pesca. Il prodotto ittico sequestrato, recuperato dai militari delle autopattuglie, è stato rigettato ancora vivo in mare. La Capitaneria ricorda che " la pesca del riccio di mare è consentita dalla legge entro il limite massimo di 50 esemplari procapite, nei mesi dell'anno, esclusi maggio e giugno dove tale pratica è assolutamente vietata. Tale attività operativa - fa sapere la Capitaneria - rientra nei compiti d'istituto del corpo finalizzati al contrasto delle violazioni delle norme in materia di pesca, vigilando, altresì, sulla tutela della pesca sostenibile e dell'ambiente marino da azioni criminose da parte di soggetti senza scrupoli che con le loro azioni saccheggiano le risorse delle coste rocciose del compartimento marittimo di Augusta". Non è la prima volta che pescatori di frodo arrivano da altre province per rifornirsi di prodotti ittici, l'intervento è stato possibile grazie al dovere civico di un cittadino che ha segnalato l'episodio al numero gratuito della Guardia Costiera.
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