CONFERENZA DEI SERVIZI SULLA DISCARICA ACQUE DI SENTINA


Augusta 15/maggio/2002 - Ore 13.00 è terminata da qualche minuto la conferenza di servizi sulla questione del ritiro delle acque di sentina nel porto d'Augusta. Non bastano gli accordi e le leggi internazionali come la Marpol, non è chiaro il Decreto Ronchi : "Il servizio andava sospeso, bisogna chiarire che le acque di sentina sono considerate, dalle vigenti leggi, assimilabili ai rifiuti e come tale vanno trattate, nelle attuali condizioni non esiste un impianto a terra che possa riceverle e trattarle…" - questo quanto ci ha dichiarato il C.te Gaetano Martinez, nella doppia veste di Comandante della Capitaneria e Commissario Aggiunto dell'Autorità Portuale, bocche cucite da parte dei rappresentanti delle Società petrolifere presenti nella rada augustana. Alla riunione hanno partecipato: l'Assessore Regionale Industria Marina Noè, i rappresentanti degli stabilimenti, i funzionari dell'Assessorato Ambiente e LIP provinciale, Dirigenti della commissione rifiuti, dell'ARPA e del Piano Risanamento Ambientale. Erano stati invitati i rappresentanti del Ministero Ambiente, dell'Albo Nazionale Rifiuti e Assocostieri, nessuno dei tre enti si è presentato. Rimane sospeso questo servizio importante dal punto di vista della prevenzione ambientale, aprendo la strada ad una situazione inquietante: che fine faranno le acque delle sentine delle migliaia di navi che mensilmente approdano ad Augusta e nei porti nazionali, dove non è presente un idoneo impianto di raccolta? La regola è uguale per tutti? Nel frattempo come si comporteranno i comandanti delle navi mercantili e militari? A questi e tanti altri interrogativi dovrà rispondere, al più presto, il Ministero dell'Ambiente dando chiarimenti sulla Legge Ronchi e sulla natura delle acque di sentina. "Giorno 22 maggio sono stato convocato a Roma al Ministero Ambiente per discutere di quest'argomento - dice il C.te Martinez - speriamo che si arrivi presto ad una soluzione che possa risolvere il problema, intanto, ho richiesto alla Prefettura una proroga temporanea per consentire la discarica di una bettolina che al momento risulta non in sicurezza". E' stato sollevato un problema che è diventato caso nazionale: " Una cosa è chiara - dice l'Assessore Marina Noè - cosa accadrà in questi giorni ad Augusta dovrà accadere in tutti i porti Italiani ed Europei, che si trovano nella medesima condizione, se ciò non dovesse accadere ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Sarebbe inutile - conclude Marina Noè - la firma di trattati internazionali, per la salvaguardia del Mediterraneo, se poi le leggi delle singole nazioni appaiono confuse ed inconcludenti." Un problema locale si è trasformato in nazionale, sarebbe opportuno per tutti risolverlo prima che sia troppo tardi, il mare è un bene prezioso e bisogna difenderlo in ogni modo possibile, facendo leggi chiare e semplici.(Gianni D'Anna)




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