DISAGI NEL PORTO IN SEGUITO ALLA SOSPENSIONE DEL SERVIZIO RITIRO ACQUE DI SENTINA. Da un mese non è più possibile per le navi che scalano ad Augusta scaricare le acque di sentina (slops), considerando che durante la navigazione questi residui di lubrificanti e acque oleose utilizzate per la funzionalità dei motori riempiono le casse, si rende necessario periodicamente lo svuotamento presso impianti di riciclaggio a terra. Il porto di Augusta da oltre vent'anni è uno dei più attrezzati e predisposti a tale operazione che si rende necessaria per la prevenzione degli inquinamenti dell'ambiente marino, perché un tempo era prassi normale gettare il tutto in mare. Nel nostro porto operano due aziende specializzate per il ritiro di queste sostanze tramite bettolina, occupano circa una decina di addetti ."Nel 2000 sono state ritirate circa 10000 tonn. di acque sporche e nel 2001 circa 20000, con un netto incremento anche grazie alle nuove leggi della Comunità Europea che sensibilizzano gli armatori ad un maggior rispetto del mare - dichiara l'Ing. Francesco Ponzio - siamo stati tra i primi a capire l'importanza di tale servizio che rende il nostro porto uno dei più attrezzati e all'avanguardia". Questo sino al 11 aprile, data in cui con una comunicazione l'Autorità Portuale ha sospeso il servizio di raccolta di acque di zavorra, sentine, lavaggio tanche di compensa, slops ecc. a mezzo bettolina. Tale provvedimento apre le porte ad un dubbio atroce : che fine faranno questi residui se non potranno essere scaricate? le navi che dovranno eseguire lavori come potranno ripulire le cisterne ai bacini? Abbiamo chiesto il parere degli ambientalisti a Enzo Parisi uno dei responsabili di Legambiente :" …Non entrando in merito all'interpretazione della Legge Ronchi da parte dell'Autorità Marittima, ci è sembrato azzardato la sospensione del servizio che al momento potrebbe creare una grave emergenza dal punto di vista ambientale, pensiamo a quante navi scalano nel porto di Augusta e che non potranno più scaricare le acque oleose, quanti saranno i comandanti che non verseranno a mare questi prodotti? - continua Enzo Parisi - ci sembrava più ragionevole che l'Autorità Portuale continuasse a fare esercitare il servizio dalle società che hanno la concessione da decenni, chiedendo un parere al Ministero in merito alla questione. Sospendendo il servizio, invece, si è creato uno stato d'emergenza". Si è creato un vuoto operativo, una forzatura, che nuoce alla normale operatività di un porto che già sta pagando per la miopia della classe politica degli ultimi decenni, di qualunque colore o schieramento, i fatti parlano chiaro : da oltre dieci anni è stata sorpresso l'ufficio di Polizia di frontiera, da circa un mese la stessa sorte è toccata all'Ufficio di Sanità Marittima, queste sono responsabilità evidenti che non possono essere nascoste. La stessa istituzione dell'Autorità Marittima va avanti da oltre sette mesi , tra balletti di candidati, in un evidente atmosfera da "prima repubblica", quando invece occorrerebbe determinazione e decisioni veloci. Intanto si fa di tutto per creare disagi, anche se in buona fede, e in controtendenza alle direttive comunitarie. Nel giugno del 2001 è stato sottoscritto un Accordo Volontario tra il Ministero dei Trasporti e il Ministero Ambiente da un lato e i rappresentanti di Associazioni ambientaliste, Confindustria, Sindacati, Assoporti dall'altra "allo scopo di attuare una serie di interventi finalizzati al conseguimento di elevare gli standard di sicurezza ambientale in materia di trasporti marittimi", provvedimenti già adottati da leggi internazionali come la Marpol e altre che indicano alle Autorità Marittime che hanno il dovere di disporre le misure necessarie a prevenire qualsiasi tipo di inquinamento. Di fatto, in questi giorni, sospendendo il servizio di ritiro delle acque oleose, si rischia di creare situazioni spiacevoli a danno dell'ambiente marino, se la sentina di una nave si riempie, inesorabilmente, cosa deve fare un comandante coscienzioso, ma ci chiediamo :"quanti comandanti coscienziosi scaleranno nel porto di Augusta?". Gli operatori portuali sono in evidente stato di agitazione a causa dell'emergenza che è scattata, sono diverse le navi che hanno problemi di operatività, siamo certi che nei prossimi giorni si formeranno dei comitati spontanei che cercheranno di risolvere il grave problema, la prefettura o i Ministeri, se non sono stati interessati, saranno chiamati a dare almeno una deroga alla discarica di una bettolina che attualmente rimane carica di prodotto che regolarmente era stato autorizzato prima della sospensione del servizio. Il mezzo in questione è in evidente stato di insicurezza a causa del pieno carico, con conseguenti problemi di instabilità e manovrabilità. Si possono riempire pagine di giornali e riviste specializzate, ma se manca il buon senso nel pieno rispetto del lavoro altrui ,tutto sarà inutile …solo parole al vento! (Gianni D'Anna - Giornale di Sicilia 12/maggio/2002) |