LA CGIL DIFFIDA LA CAPITANERIA
2 aprile 2010 - "Diffidiamo la capitaneria di porto nel perseverare nell'atteggiamento che tende ad escludere la CGIL da tavoli concertativi e auspichiamo che quanto accaduto sia solo frutto di mera distrazione". Un duro intervento della CGIL-Distretto industriale tramite il responsabile di Siracusa , Franco Nardi, che ha inviato una lettera al ministero delle Infrastrutture e Trasporti e per conoscenza al Comando generale delle Capitanerie di porto e alla CGIL-FILT nazionale. Ma cosa ha portato il sindaco a prebdere posizione? La questione riguarda la stipula del contratto aziendale della società Gespi avvenuto lo scorso 26 febbraio. Secondo l'organizzazione sindacale "tale contratto apprendiamo sia stato stipulato presso la Capitaneria di Augusta, - scrive il sindacato - con l'intermediazione del comandante del porto, alla presenza del sindacato UGL e l'azienda Gespi. Riteniamo questo atto illegittimo e in contrasto con le norme delle relazioni sindacali". Il dirigente provinciale sottolinea anche :" che l'organizzazione sindacale UGL non è firmataria del Contratto collettivo nazionale di lavoro e pertanto non legittimata ad intraprendere iniziative finalizzate alla stipula di contrattazioni aziendali di 2° livello integrative a CCNL." Secondo Nardi il sindacato che rappresenta "è stato escluso dal tavolo di contrattazione promosso dalla capitaneria, ricordiamo che in tale azienda sono presenti lavoratori aderenti a Filt Cgil". Per tale motivo l'organizzazione sindacale chiede, attraverso la segreteria nazionale, "udienza presso il Comando generale delle capitanerie per discutere quanto avvenuto lo scorso febbraio". La polemica innescata dalla trattativa aziendale si complica ulteriormente perchè Franco Nardi sostiene che "il contratto aziendale stipulato penalizzi fortemente i lavoratori Gespi dal punto di vista economico, poiche - scrive il sindacato - non tiene conto di quanto previsto dalla stessa ordinanza della Capitaneria di porto sull'aumento delle tariffe riconosciute alle aziende portuali nell'anno 2009. Riteniamo - conclude Nardi - quanto accaduto estremamente grave perché l'accordo siglato provocherà pesanti penalizzazioni sui salari dei lavoratori". La lettera si chiude con la speranza di un chiarimento che "possa servire a ristabilire quella serenità , rispetto e stima che hanno sempre distinto i rapporti con la Capitaneria". Dal comando fanno sapere che :"sicuramente si è trattato di un abbaglio, uno spiacevole equivoco, considerando che nella nostra sede non ci sono state trattative, né intermediazione alcuna. Ci è stato chiesto di poter firmare l'accordo ,già concluso in altra sede, tra UGL e Azienda. Inoltre si tratta di un accordo che non riguarda il personale navigante , ma solamente i dipendenti amministrativi e gli addetti ai servizi di terra".
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