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PORT AUTHORITY DI AUGUSTA GIOCHI FATTI?
27 marzo 2008 - Un'alzata di scudi da parte del centrodestra contro la probabile nomina di Giovanni Tesoriere alla presidenza della Port Authority. A scandalizzarsi oggi sono gli stessi politici che nel 2003 portarono Giuseppe Spanò sulla stessa poltrona. Appare oramai evidente che il ministero dei Trasporti, dopo aver proposto Tesoriere a commissario aggiunto, era pronto per firmare la sua nomina a presidente, non si spiegherebbe altrimenti la manovra di accostarlo al già commissario Pietro Bernardo. Negli ambienti tale provvedimento era stato visto come un preludio alla nomina dell'esperto di tecnologie e infrastrutture aeronautiche, indicato nelle terne dai comuni di Melilli e Priolo e dalla Camera di commercio. Tali convergenze sullo stesso nome apparivano evidenti e oggi appare sempre più probabile che il ministro Bianchi rompa gli indugi chiedendo alla Regione Sicilia il parere. Quindi tutto secondo le solite consuetudini della lottizzazione politica, come è sempre accaduto, chi sta al posto di comando provvede ad occupare tutte le caselle disponibili, ecco perchè non si riescono a comprendere le proteste e le polemiche del Centro-destra. Quello che invece interessa agli operatori e al territorio è lo sviluppo futuro del porto. Non vale a nulla nominare questo o quello se poi tutto rimane immutato, si continua ad assistere al solito fiume di parole, buoni propositi, poi i fatti sono differenti. Il porto di Augusta, nonostante tutti i proclami e le buone intenzioni, a due anni dalla fatidica meta del 2010 rimane un porto incompleto, con un'area commerciale che stenta ad essere quella piattaforma logistica di cui si sente tanto blaterare nei convegni e nelle tavole rotonde, una grande bugia a danno della comunità. La verità evidente è,come al solito, che l'ente è utilizzato come un grande serbatoio di consensi, utilizzato ,a turno, tanto dal Centro-destra che dal centro-sinistra,per ottenere consensi. Cambiano le facce ma il risultato è sempre lo stesso, desolante, Punta Cugno continua a rimanere una distesa inutilizzabile per i traffici che contano. Il governo Prodi è in campagna elettorale e sfrutta tutte le armi disponibili, nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro, ha firmato un decreto che destina un totale di 255 milioni di euro da spalmare in tre anni, dal 2008 al 2010. Questo quanto prevede il decreto firmato dal ministro per l'aggiornamento definitivo del "Programma di opere marittime per il triennio 2008-2010". "La copertura degli investimenti - si legge in una nota del ministero - e' assicurata dalle risorse provenienti dallo stanziamento ordinario della Direzione generale per le infrastrutture ferroviarie, portuali e aeroportuali del ministero delle Infrastrutture". In particolare, per la realizzazione di opere infrastrutturali sono stanziati 137 milioni di euro. Per le opere di manutenzione straordinaria sono previsti 63,34 milioni, dei quali 17,835 coprono le previsioni di investimento per l'anno in corso. I restanti 54,677 milioni sono destinati agli accantonamenti per eventuali contenziosi, imprevisti, interventi inferiori a 100.000 euro, studi indagini e progetti, con uno stanziamento per il 2008 di 20 milioni. Di questi fondi quanti saranno disponibili per Augusta? Questo interessa sapere, non chi siederà sulla poltrona, chiunque esso sia, l'importante è che faccia un buon lavoro ,al di là delle sue appartenenze politiche. In caso contrario si rischia di girare intorno, mentre gli altri porti del Mediterraneo sono pronti e disponibili. Gianni D'Anna
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