|
20 ottobre 2007 - "Ringrazio il comitato portuale per la collaborazione di questi anni e per le scelte condivise". Ha esordito così Giuseppe Spanò, ingegnere, che è stato alla presidenza dall'ottobre del 2003, dopo una prima fase di commissariamento del neo ente portuale affidato prima al comandante della Capitaneria Gaetano Martinez e in seguito al comandante della capitaneria di Crotone Virgilio Muriana. "Abbiamo trovato - ha affermato Spanò - alcune scrivanie e tre impiegati, nessun piano, nè programmazione. Ci siamo rimboccati le maniche". Ricordiamo che l'ente portuale è incappata nelle maglie della burocrazia pagando lo scotto di non avere avuto un bilancio nei primi anni di attività, cosa che ha evidentemente bloccato il futuro, visto che la finanziaria prevedeva che le Port Authority potevano spendere il 4 percento del bilancio dell'anno precedente, cioè zero per la neonata Augusta. Ci sono voluti circa tre anni per poter avere un bilancio operativo. E siamo arrivati al momento attuale, con la presidenza scaduta e all'orizzonte una nuova "battaglia" politica per la nuova. Secondo Spanò :"in questi anni l'andamento delle merci secche si è raddoppiato, nonostante le grosse difficoltà di operare senza una vera struttura portuale." Il bilancio dell'attività si può così riassumere :" i quattro anni sono stati impegnati - ha affermato Spanò- la maggior parte per la vicenda della bonifica della rada. Per quanto riguarda Punta Cugno, ancora oggi l'Asi non ci ha consegnato le palazzine e le aree." Di concreto però il presidente ha sottolineato che "abbiamo dato una concessione per 15 anni ad una società per il servizio di trasporto containers. Si tratta del primo terminalista della storia del porto. Si è trattato di una trattativa che ci ha impegnati a lungo. Abbiamo anche un accordo preliminare con la società "Grandi navi veloci" di Grimaldi per un terminale passeggeri a servizio della linea Ro-Ro Augusta - Livorno. Con le strutture disponibili di più non potevamo fare". Augusta ha pagato per un sistema politico che, pur nell'alternanza, ha penalizzato il porto, la politica locale ha prodotto poco o niente,lasciando che gli introiti dell'ente portuale rimanessero inspendibili. Spanò ha poi accennato ai progetti in cantiere tra cui il famigerato terminal containers :"dei 132 milioni di euro complessivi , circa 26 milioni sono già pronti per la realizzazione del primo stralcio. Ci siamo attivati per reperire l'intera copertura finanziaria." La presidenza è scaduta proprio quando l'autotità portuale aveva finalmente ottenuto i fondi necessari per ripartire. Sul futuro prossimo Giuseppe Spanò ha affermato "mi piacerebbe rimanere, non per la poltrona, ma per poter portare a termine questo programma e per poter continuare a difendere un porto su cui pesano parecchie mire esterne".
Per quanto attiene l’organico dell’Ente, nel corso del 2002 sono stati assunti un dipendente con mansioni esecutive e due impiegati, rispettivamente addetti al settore contabile e al settore amministrativo. Per far fronte alle esigenze operative dell’Ente, per il 2002 è stato autorizzato l’avvalimento del personale civile della locale Capitaneria di Porto. Con delibera 24/2003 è stata stabilita la nuova pianta organica dell’Ente e successivamente sono stati assunti due dipendenti a tempo indeterminato e due dipendenti con contratto della durata di 5 mesi. A tutt'oggi non è dato sapere che fine ha fatto la pianta organica ,le ultime notizie ufficiali risalgono al 31/12/2005 quando è stata approvata ufficialmente e che prevedeva 1 posto "dirigente", 6 posti "quadro", 20 impiegati, nessun operai, per un totale di 27. Al momento la port authority di quello che è considerato uno dei porti più importanti del Mediterraneo, ha nel suo ruolino paga due quadri e quattro impiegati di cui tre a tempo determinato.
|